Chieti. Ha avuto un successo pieno la seconda edizione di “Urban Nature – Diamo spazio alla Biodiversita’”, evento promosso dal WWF e che ha coinvolto tantissime citta’ in tutta Italia. Il WWF Chieti-Pescara ha riproposto le proprie iniziative nella Villa comunale di Chieti e nel Museo universitario, teatro per un giorno della riscoperta dell’elisir di buona salute nascosto nel verde urbano, con il patrocinio del Comune di Chieti. Sono stati allestiti alcuni banchetti nell’area di piazzale Mazzini tra i quali, apprezzatissimo dai cittadini, quello a cura del Servizio CITES dei Carabinieri Forestali nel quale erano esposti materiali confiscati: pelle e zanne d’elefante, manufatti in avorio, cinte e borsette ricavate dalle pelli di coccodrilli e serpenti uccisi dai bracconieri, un vero e proprio campionario della crudelta’ umana di fronte alla natura, una crudelta’ che ciascuno di noi puo’ contribuire a contrastare semplicemente rifiutando ogni prodotto realizzato in violazione delle leggi che tutelano l’ambiente.
Gli attivisti del WWF e personale del Museo universitario hanno dedicato invece la loro attenzione soprattutto ai bambini con postazioni in vari angoli del giardino pubblico riservate ai piu’ piccoli per giochi e attivita’ manuali legate alla riscoperta della natura. Il verde della villa e’ stato protagonista anche della visita guidata a cura di Massimiliano La Rovere e Nicoletta Di Francesco che hanno condotto gruppi di visitatori alla riscoperta delle preziose essenze botaniche custodite nel giardino, con una immancabile tappa presso il laghetto del Nettuno, dove esperti della Societas Herpetologica Italica hanno parlato del problema rappresentato dalle testuggini esotiche, li’ presenti in gran numero, che stanno creando danni alla fauna autoctona in tutta Italia. Un banchetto e’ stato dedicato invece alla promozione delle Oasi WWF e in particolare di quella del Lago di Penne che, cosi’ come il Museo universitario, ha attivamente partecipato all’organizzazione dell’evento. I momenti piu’ emozionanti ci sono stati all’inizio e a conclusione della giornata. Urban Nature e’ cominciato a Chieti con la liberazione di una poiana, un grosso rapace diurno curato dal Centro Recupero Animali Selvatici gestito a Pescara dal Reparto Biodiversita’ dei Carabinieri Forestali.
Il rapace, preso in consegna da una pattuglia della Stazione di Chieti, e’ stato restituito alla natura dal belvedere alle spalle del Museo di Villa Frigerj, che si affaccia verso la Majella. Momenti carichi di emozione: l’uccello dopo un primo volo esplorativo si e’ posato su un albero per studiare la situazione e probabilmente ha riconosciuto il suo territorio: la poiana era stata trovata ferita nella zona tra Bucchianico e Chieti e li’ e’ tornata. Dopo qualche attimo ha infatti ripreso il volo e si e’ spostata tranquilla nella vallata.
Un altro momento di intensa partecipazione c’e’ stato presso il Museo universitario per la premiazione del concorso fotografico lanciato per l’occasione dal WWF Chieti-Pescara. La giuria, composta dal comandante provinciale dei Carabinieri Forestali di Chieti col. Nevio Savini, dal Direttore del Museo prof. Luigi Capasso e dal delegato regionale del WWF Italia Luciano Di Tizio ha avuto serie difficolta’ per scegliere le prime tre classificate tra le 30 foto ammesse, esposte ancora per diversi giorni presso il Museo. Le immagini erano tutte meritevoli. Si e’ deciso pero’ di premiare quelle che piu’ avevano colto il tema del concorso: Urban Nature- diamo spazio alla biodiversita’ in citta’. Il primo premio e’ andato a Margherita Di Giambattista (una cassetta in legno con prodotti “Terre delle Oasi” offerta dall’Oasi Lago di Penne) che ha colto nel parcheggio di un supermercato la vegetazione che riconquista spazio tra il pavimento e un muretto, segno di una vitalita’ che nessun errore umano potra’ mai cancellare. Il secondo e il terzo premio (pubblicazioni Cogecstre e Museo universitario) sono stati attribuiti invece rispettivamente a Marco Cilli, per l’immagine di un fungo su un albero circondato dal cemento e dal traffico, e a Giuseppino Pintore che ha sorpreso un topo a caccia di cibo sotto le ruote di una vettura in sosta.
“Un successo confortante – sottolinea la presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – che e’ stato possibile ottenere grazie alle importanti collaborazioni che Urban Nature ha ottenuto ma anche grazie all’impegno in prima persona di tanti nostri volontari. E’ un po’ anche per merito loro, della direzione e del personale del Museo universitario, dell’Arma dei carabinieri, dell’Oasi WWF e dei tantissimi bambini e adulti che hanno partecipato se da domenica possiamo guardare la natura in citta’ con un pizzico di ottimismo in piu'”.