Chieti. Torna nella disponibilità della città piazza San Giustino a Chieti, ai piedi della omonima cattedrale, al termine dei lavori di pavimentazione e illuminazione durati circa tre anni e che hanno portato alla luce diversi reperti. I lavori erano andati in appalto con una base d’asta di oltre 1,5 milioni di euro.
La cerimonia di inaugurazione, che si terrà oggi a partire dalle ore 19, e che sarà presentata dall’artista e conduttrice Rai teatina, Pamela D’Amico, prevede di seguito l’esibizione musicale dei Virtuosi di Kiev con brani di Pachelbell, Haydn e Mozart, e delle ragazze della ginnastica ritmica di Armonia d’Abruzzo, la benedizione dell’arcivescovo Bruno Forte, l’esibizione del coro “Giacomo Puccini” del maestro Loris Medoro, il Coro delle zingarelle e quello dei Mattatori, la proiezione video, “La piazza si racconta” a cura di Online Display, l’accensione delle luci della piazza e l’esibizione di Pamela D’Amico che canterà due brani del suo repertorio. Dalle 20.30 alle ore 22 i reperti affiorati dagli scavi della piazza saranno esposti a Palazzo Zambra.
“Tante volte ho immaginato il momento in cui avremmo riconsegnato alla città la sua piazza principale e oggi che il momento arrivato, sono veramente felice di poter voltare una pagina bella quanto complessa per la nostra Amministrazione – dice il sindaco di Chieti, Diego Ferrara. Quando ci siamo insediati il cantiere era appena
partito ed era anche ignaro delle tante incognite che i lavori avrebbero incontrato lungo il cammino.
Oggi possiamo dire che è una sfida vinta. Sarà una piazza dove aggregarsi, dove torneranno le persone e non le auto, perché la sosta in città avrà altri luoghi che stiamo approntando per dare risposta anche al problema dei
parcheggi, ma voglio ricordare, qui, un fatto di 30 anni fa, quando in piazza perse prematuramente la vita un
ragazzo 16enne, Fabio Bianchi, venuto qui a studiare da Fara Filiorum Petri. Quel fatto segnò fortemente la
città e la funzione della piazza, perché il sedicenne morì fra due autobus, voglio ricordarlo, perché oggi qui si
realizza una funzione diversa che restituisce a questo luogo il giusto valore”.