Pianella. Non credevano ai loro occhi i consiglieri di minoranza quando hanno visto pubblicata sull’albo pretorio on-line comunale (con notevole ritardo), la prima delibera della nuova giunta comunale poiché, nel
determinare le indennità spettanti a sindaco e giunta, la nuova amministrazione ha scelto, non solo di prevederle nella misura massima consentita dalla legge, ma anche di beneficiare del bonus aggiuntivo
relativo ai positivi parametri di bilancio.
“L’intera campagna elettorale della lista di Manella, spiegano i consiglieri del gruppo “Insieme Oggi per il Domani”: Francesco Chiarieri, Sandro Marinelli, Romeo Aramini, Giorgio Pozzi, è stata condotta all’insegna
dell’impegno solenne del neo sindaco a ridursi l’indennità, come disse testualmente nel pubblico comizio del 7 maggio 2023 : “la prima cosa che voglio fare se sarò eletto è abbassare la diaria del sindaco… e questa
non è retorica…”; del resto solo un anno prima, quando la giunta uscente adeguò le indennità ai nuovi parametri di legge, il neo assessore Filippone, definì tali aumenti “vergognosi e inaccettabili”, scatenando
una campagna di stampa per protestare in quanto sosteneva che: “sono aumenti di indennità inaccettabili e vergognosi proprio in questo periodo, sembra uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini indistintamente, ma
soprattutto verso i giovani disoccupati, i lavoratori autonomi, dipendenti e ai pensionati, che non arrivano a fine mese con lo stipendio o la pensione, che soffrono gli effetti di una pesante crisi economica determinata prima dalla pandemia e poi dalla guerra, con pesanti aumenti del costo della vita a partire dal pane alla pasta, alla spesa di ogni giorno, alla benzina e alle bollette di luce e gas e così via”.
L’aspetto ancor più paradossale è che nella delibera di determinazione della indennità al massimo previsto, sindaco e giunta danno atto che risulta certificato il rispetto pluriennale dell’equilibro di bilancio, contrariamente a quanto sostenuto in campagna elettorale in ordine alla paventata necessità di dover urgentemente “riequilibrare” il bilancio.
“Noi abbiamo sempre sostenuto in campagna elettorale – proseguono i consiglieri di minoranza – e coerentemente continueremo a farlo, che il lavoro dell’amministratore locale, se fatto con coscienza, abnegazione e competenza, è difficile e pieno di responsabilità e va adeguatamente retribuito, ma allo stesso modo censuriamo la gravità estrema dei comportamenti ingannevoli verso la cittadinanza che, in qualsiasi paese del nord Europa, imporrebbero le dimissioni immediate, poiché non si può pensare di rappresentare i cittadini senza avere minimi requisiti di serietà ed affidabilità: quali istituzioni, imprese, semplici cittadini, studenti, potranno d’ora in avanti fidarsi del sindaco e degli assessori, se a rappresentare lo Stato ci sono persone capaci di ingannare i loro stessi cittadini?
Spiace, aggiungono i consiglieri di minoranza, che ad avallare con la loro presenza nei comizi queste clamorose false promesse elettorali, siano intervenuti parlamentari della Repubblica come Guerino Testa,
Nazario Pagano, Luciano D’Alfonso, Giulio Sottanelli, e anche l’ex vice presidente del Csm Giovanni Legnini, che ora dovrebbero tornare per scusarsi con i pianellesi per averli indotti a votare simili personaggi
totalmente inaffidabili.”