Pianella. Alessandro Morelli, appassionato esperto di storia locale, racconta a PescaraLive e ad AbruzzoLive i riti di una tradizione secolare, che appartiene alla cultura folkloristica pianellese. “Un’importante fonte documentale a stampa del 19 luglio 1908 permette di riscoprire la vita civile e religiosa di Pianella agli inizi del Novecento”, esordisce lo storico.
“La banda musicale viveva un bel momento artistico sotto la direzione del Maestro Francesco Minafra, presente a Pianella già nel 1906.
La moglie dell’artista fece la prima apparizione mondana presso il Salotto del Circolo di Conversazione nel 1907, durante una serata danzante, alla quale parteciparono artisti, amministratori e solisti affermati nel mondo musicale.
Il direttore di banda lasciò Pianella il 20 ottobre 1909 per dissidi interni al Corpo bandistico e si diresse verso la Marsica; era un professionista stimato e apprezzato dalla popolazione per il lavoro svolto con grande impegno, competenza e rigore artistico.
La famiglia Sabucchi, insieme a Ettore de Sanctis e allo storico mecenate Gesualdo de Felici, aveva a cuore le sorti della banda.
Dalla ricerca sulla banda di Pianella e le esibizioni agli inizi del Novecento, si riportano al lettore, per la prima volta, i nomi dei solisti diretti da Minafra:
Andrea di Fonzo, V. Della Malva, G. Veneziano, S. Merico, Vincenzo di Tullio e M. Orlando, che hanno meriti veramente eccezionali”.
Cronaca pianellese
“La festa, che Vincenzo di Girolamo e altri avevano preparato per quest’anno in onore della Madonna delle Grazie, non poteva riuscire più animata e simpatica.
La via, lunga più di un chilometro, percorsa da numerose carrozze, da Pianella mena alla cappella gentilizia del cavalier Sabucchi, dove si celebra la festa: tutta illuminata a gas acetilene, con lampade disposte ad archi di effetto stupendo; tanto che i bravi artisti paesani Cicusa, Dell’Oso e l’ottimo Seccia di Torrevecchia hanno meritato il plauso di quanti, cittadini e forestieri, vi hanno partecipato.
Con pompa solenne si sono celebrate le funzioni religiose e durante la caratteristica processione è stata incendiata una grande batteria.
I Diavoli Rossi, con l’arte squisita che li distingue, sotto la sapiente direzione del Maestro Minafra, hanno eseguito programmi di musica sceltissima.
Di sera è stata incendiata da Izzucupo una macchina pirotecnica, che ha riscosso successo per la gustosa originalità e per la vivacità dei colori.
Una folla immensa ha occupato le adiacenze della Chiesa, nelle numerose baracche, appositamente costruite, dove famiglie signorili e popolane hanno cenato allegramente.
Un plauso a Palumbo, che ha fatto di questa festa campestre la migliore di Pianella.
Anche la fiera, che migliora ogni anno, è stata abbastanza affollata e vi si sono conclusi buoni affari”, afferma entusiasta Alessandro Morelli.