L’Aquila. “Non voteremo la fiducia a questo governo, perché siamo di fronte ad un’operazione di potere, inadeguata, che in altri momenti avreste chiamato inciucio e che invece adesso con scaltrezza state provando a nobilitare come governo politico del contratto di programma. Ma nonostante il titolo originale non potete nascondere il sottotitolo che è governo delle destre, dell’odio e della paura. Il contratto di programma è un’elencazione di cose generiche con gravi omertà. Come si può dopo una campagna fatta nel Mezzogiorno carica di promesse e di risultati, scegliere di non fare mai riferimento alla parola Sud nella lunga relazione del presidente del Consiglio? Non è di per sé rassicurante rispondere con le origini pugliesi di Conte e con una ministra del Sud che non ha né portafoglio, né una politica specifica. Se non ne avete una, almeno non
danneggiate quella che abbiamo messo in atto noi coi governi Renzi e Gentiloni.
Particolarmente grave è la mancanza di politiche sulla ricostruzione post- terremoto. Va benissimo che Conte abbia annunciato la sua visita nei luoghi colpiti dal sisma, una passeggiata non si nega a nessuno, ma non basta, ci servono proposte che moltiplichino gli sforzi di questi anni. Il banco di prova sarà la riconversione del decreto approvato fortunatamente dal governo Gentiloni. Ci aspettiamo un sostegno alle nostre proposte migliorative sulla
restituzione delle tasse, sulle zone franche e sul rilancio delle attività produttive. Noi dall’opposizione vigileremo”. Lo afferma nell’Aula della Camera Stefania Pezzopane, componente dell’ufficio di Presidenza del Pd, intervenendo nel dibattito sulla fiducia al governo.