Pescara. “Una grande partecipazione, un successo straordinario che ci rende orgogliosi e ci spinge a proseguire per far crescere sempre di più la manifestazione e tutti i valori che porta con sé. Un grazie di cuore va a tutti coloro che hanno partecipato, a chi ha reso grande ‘Pesgara per la legalità’ e ai tantissimi cittadini che hanno trascorso con noi questa due giorni all’insegna dello sport – veicolo anche dei valori della legalità – della solidarietà e della prevenzione, che si rivela fondamentale”.
L’assessore comunale allo Sport Patrizia Martelli è entusiasta del bilancio della quarta edizione di ‘Pesgara per la legalità’, voluta anche quest’anno dalla Prefettura di Pescara, con la partecipazione di tanti partner. “I numeri sono entusiasmanti, per una manifestazione così giovane. Tirando le somme, hanno partecipato 410 persone alle gare, più 220 bambini che hanno preso parte all’appuntamento di ieri dedicato a loro, mentre la passeggiata in città, di un chilometro, ha registrato 370 partecipanti (alla prima edizione solo qualche decina). C’erano, oltre alla Prefettura e al Comune, il procuratore Bellelli, tante associazioni sportive (con il Trofeo Matteotti), la Pescara Calcio, le forze dell’ordine e le forze armate, il presidente emerito del Tribunale di Pescara Angelo Bozza, l’Università – con il prorettore Tonio Di Battista, l’Ufficio scolastico regionale – con Daniela Puglisi, il Coni, alcuni ragazzi speciali dell’associazione Uguali nello sport Giuliano Visini, e ben 21 medici specializzati che si sono messi a disposizione, con altro personale, per effettuare screening gratuiti ai cittadini, registrando un numero impressionante di adesioni: gli screening effettuati sono stati 1.280 e di questo risultato desidero ringraziare, su tutti, Stefano Guarracini, primario di Cardiologia presso la Casa di Cura Pierangeli. L’inno di Mameli è stato intonato dal tenore Piero Mazzocchetti, poco prima della gara”.
“Queste due giornate”, prosegue Martelli, “ci hanno dimostrato, e questo mi onora, che la città vuole esserci quando si fa sport insieme, e crede nello sport come veicolo per affermare le regole, ma anche come strumento di inclusione, solidarietà e prevenzione. Ancora una volta, e non avevo dubbi, abbiamo dimostrato che nella nostra città vince la rete, la squadra, che l’unione di tutti è fondamentale per ascoltare i cittadini e rispondere ai loro bisogni. Un pensiero particolare, di grande riconoscenza, va ai medici che si sono presi cura dei cittadini, affermando l’importanza e la necessità della prevenzione”.