Pescara. Il 24 e il 25 agosto a Pescara si tornerà alle urne: si voterà in 27 sezioni per le quali il TAR ha annullato il risultato delle elezioni amministrative del 2024, accogliendo un ricorso che denunciava presunte irregolarità. Alle elezioni comunali Carlo Masci era stato riconfermato sindaco al primo turno, alla guida di una coalizione di centrodestra, con il 51 per cento dei consensi. Tuttavia, la sentenza del TAR ha disposto l’annullamento degli atti di proclamazione del sindaco e dei consiglieri comunali, e ha stabilito la ripetizione del voto in quelle sezioni dove, secondo il ricorso, diversi plichi contenenti le schede e la documentazione elettorale sarebbero risultati non integri o non correttamente sigillati.
In vista del ritorno alle urne, Carlo Masci ha scelto di rivolgersi direttamente ai suoi concittadini con una lettera pubblica, nella quale chiarisce la sua posizione in merito alla vicenda giudiziaria e rilancia la sua candidatura alla guida della città. “Ho vissuto ogni giorno da sindaco con serietà e passione” scrive Masci “consapevole di rappresentare una comunità che merita rispetto, futuro e crescita. Ho lavorato senza sosta per onorare il mandato che mi avete affidato. Oggi torno a chiedervi fiducia, con la serenità di chi ha servito con dedizione il proprio territorio.”
Ma la lettera non si limita a un bilancio. Il sindaco uscente chiama a raccolta i suoi sostenitori, con toni netti e determinati: “Adesso dobbiamo impegnarci tutti” aggiunge “tornare in campagna elettorale affinché i prepotenti, quelli che si distinguono per un odio inesauribile, per le falsità e le offese personali, siano definitivamente sconfitti e non possano tornare alla guida della nostra città.”
Masci rivendica con forza il risultato ottenuto nel 2024 – oltre 10mila voti di vantaggio sul candidato di centrosinistra Carlo Costantini – e contesta la decisione del TAR, pur confidando nel ricorso al Consiglio di Stato. «Non posso accettare che Pescara resti sospesa in attesa di una sentenza mentre il mondo corre veloce», scrive, sottolineando come gli errori formali imputati ai presidenti di seggio abbiano danneggiato chi ha vinto e non chi ha perso.
Infine, l’appello diretto alla città: «Vi chiedo di darmi, ancora una volta, la vostra fiducia, di essere protagonisti al mio fianco per una nuova vittoria. Non fermiamo la città in movimento.»
Con toni appassionati, Masci ricorda il suo impegno quotidiano da sindaco, ribadendo di non essere «mai stato un sindaco a mezzo servizio» e di voler continuare a lavorare per Pescara con amore, passione e determinazione.