Pescara. La scrittrice Edda Negri Mussolini ha presentato ieri presso l’associazione di promozione sociale “Non Vogliamo Encomi W Solidarietà Sociale Italiana”, il suo libro “Donna Rachele mia nonna, la moglie di Benito Mussolini”. La manifestazione ha riscontrato grande interesse da parte del pubblico e l’associazione di promozione sociale di cui il presidente è l’avvocato Fabrizio Piscione, ringrazia i numerosi partecipanti che sono intervenuti alla presentazione, rilasciando tale testimonianza: “Preliminarmente, va il nostro più sentito ringraziamento a Edda Negri Mussolini per i momenti che ha donato nel ricordare la figura della nonna, Donna Rachele, che si è rilevata una donna del Popolo. Nonostante tutto siamo riusciti a superare ogni ostacolo, anche quello sorto all’ultimo momento, mediante un escamotage utile per salvare “capre e cavoli” dell’amministrazione comunale. Abbiamo esercitato il diritto di parola, di opinione, di libera manifestazione del pensiero, di libertà di associazione; siamo contro ogni discriminazione e ogni forma di violenza. Ci siamo fatti conoscere, siamo semplici cittadini, siamo fieri pescaresi, fierissimi italiani, bramosi di avviare, da oggi, ogni più adeguata manifestazione di promozione sociale e solidarietà sociale. Anche se per taluno le parole “sociale” e “solidarietà” inducono ilarità, per noi, per chi si sente parte del popolo e vuole stare nel popolo per capirne le difficoltà e le necessità, sono e saranno argomenti fondamentali alla base di ogni futuro evento. A chi, nei nostri confronti, ha scomodato il fascismo e, addirittura, l’apologia di fascismo rispondiamo che ogni epoca ha il suo regime. Riteniamo che quello che è stato circa ottanta anni fa non può essere impacchettato e trasportato nel 2021, è diverso il contesto sociale, culturale e economico. Oltre ad essere deplorevole, oggi, proprio per il nuovo contesto, sarebbe una carnevalata vedere per strada manifestanti inneggianti al ventennio. Lo spauracchio di questo fascismo serve solo a chi non ha altri attuali argomenti, a chi non ha risposte per le attuali problematiche sociali e economiche, a chi vuole mascherare i nuovi regimi che nelle forme, nei contenuti, negli strumenti hanno trovato una nuova evoluzione, più subdola ma anche più penetrante nella vita di tutti e, per certi versi, di non minore violenza rispetto ai passati regimi”. In conclusione, si legge dalla nota: “Noi siamo contrari e non facciamo parte di qualsivoglia regime”.