Pescara. Tanta gente, ieri pomeriggio, alla Sala Tosti dell’Aurum di Pescara per assistere alla presentazione da parte dell’ex senatore Simone Pillon, avvocato e cofondatore del Family Day del suo libro “Manuale di resistenza al pensiero unico. Dal Gender al Transumanesimo”.
Come avvocato, Pillon ha seguito di recente la famiglia di Indy Gregory, morta a 8 mesi, nel percorso per portare la piccola in Italia, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. L’evento è stato organizzato dal capogruppo della Lega in Regione Abruzzo, Vincenzo D’Incecco insieme all’associazione Mediterranea. Per l’associazione, era presente l’avvocato Andrea Borrone che ha colloquiato con l’autore, introdotto da D’Incecco. Per il capogruppo della Lega, quello di ieri è stato il quarto incontro culturale promosso.
“E’ stato un gran bel pomeriggio in compagnia di Simone Pillon e del suo libro”, sottolinea.“Sono state due ore di grande e intenso confronto su come affrontare la strategia di ‘invasione’ del pensiero unico e soprattutto su come guardare al futuro, con la forza di affrontare le battaglie giuste con determinazione e coraggio. L’omicidio di stato di Indi Gregory sia un monito forte per noi tutti. Dopo Charlie Gard e Alfie Evans, ormai siamo consapevoli che la cultura della morte è dietro l’angolo. Tenere accesa la luce della comunità, nel buio di questi tempi, è la via maestra!”.
Simone Pillon ha riassunto i tratti salienti del suo libro, sottolineando quanto sia necessario essere “coraggiosi e credere nei propri principi contro ideologie che portano all’annullamento dell’individuo”. “Questo mondo – ha detto – ha bisogno di vedere il coraggio perchè nessuno ce l’ha più e questo per lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti un mondo che sia un pochino migliore. Sarebbe già buono se lo lasciassimo come l’abbiamo trovato. Di sicuro non peggio. Occorre, quindi, entrare con la forza che non è assolutamente violenza, che non va mai bene. La forza, invece, sì perchè è al servizio del debole”.
Pillon, tra la commozione generale, si è poi soffermato sul caso della piccola Indy, ribandendo che “non si ammazzano i bambini” e che la vita non può essere un valore negoziabile. Ha tenuto a leggere un messaggio del papà della bambina di 8 mesi, in cui l’uomo ringrazia gli italiani, definendoli “angeli custodi”.