Pescara. Parcheggi a pagamento, Tari e tariffe degli impianti sportivi, i chiarimenti dell’assessore Eugenio Seccia. “Gli attacchi della minoranza non sono sempre fondati su elementi fattuali veritieri e quello sui conti del Comune è approssimativo e raffazzonato, basato su sensazioni, più che su dati di Bilancio”. Così l’assessore al Bilancio Eugenio Seccia precisa alcune informazioni diffuse negli ultimi giorni dai consiglieri di minoranza. Seccia si riferisce, tra l’altro, “all’introduzione estiva dei parcheggi a pagamento, il cui numero sarebbe aumentato, in città. È falso: non c’è stato alcun aumento di posti a pagamento.
Quest’anno non ci saranno i parcheggi con le strisce blu sulla strada parco, quindi avremo meno parcheggi a pagamento rispetto agli anni passati, ma chi vorrà andare al mare avrà la possibilità non soltanto di utilizzare gratuitamente la navetta che mettiamo a disposizione annualmente, sia per la riviera nord sia per quella sud, ma anche gli autobus elettrici della nuova linea urbana che transitano sulla strada parco ogni 10 minuti. Le tariffe dei parcheggi sulla riviera sono rimaste invariate. Bisogna incrementare l’afflusso in spiaggia con mezzi alternativi all’automobile privata e, nello stesso tempo, favorire il ricambio delle auto in sosta. Il pagamento delle strisce blu favorisce, per l’appunto, il ricambio ed evita la sosta lunga. L’opposizione che sale in cattedra e dà lezioni di amministrazione pur non avendo mai amministrato, potrebbe provare ad uscire da Pescara per rendersi conto che i servizi si pagano ovunque, altrimenti il costo dei servizi stessi ricade sui cittadini. Passiamo alla Tari: mi sembra”, dice Seccia, “che qualcuno sia stato colpito da una amnesia perché c’era anche la minoranza, in aula, quando nel 2024 è stato votato il Piano economico finanziario che prevedeva un maggior gettito. Voglio evidenziare che la metodologia seguita è stata quella indicata da Arera, e il Comune si è impegnato a governare questo passaggio, spalmando il maggior gettito tra utenze domestiche e non domestiche, con un aumento attorno al 3%. D’altronde il Piano finanziario Tari 2024/2025 è stato approvato a maggio 2024 con un aumento globale di quasi 600 mila euro. Era inevitabile che questo aumento avesse dei riflessi sulle tariffe. E ancora voglio chiarire, per le tariffe degli impianti sportivi, che l’aumento Istat è previsto dal vigente Regolamento per l’utilizzo degli impianti sportivi e auspicato dalla Corte dei conti nell’ultima relazione di chiusura del predissesto. D’altronde questo aumento Istat non copre che in minima parte gli aumenti dei costi energetici che l’Ente ha subito dal 2020 in poi. Per diversi anni, in considerazione delle difficoltà create dalla pandemia alle società sportive, abbiamo evitato di applicare gli aumenti Istat, ma ora la situazione è tornata alla normalità e non ci si può chiedere, come fa la minoranza, di proseguire su questa strada.
Altra voce al centro delle polemiche”, aggiunge Seccia, “è la tassa di soggiorno che è stata introdotta dall’attuale minoranza quando neanche più i pescaresi frequentavano la spiaggia di Pescara a causa degli estesi divieti di balneazione. In questi cinque anni è cambiato tutto, i numeri delle presenze ci dicono che siamo in una fase di crescita esponenziale, per il nostro mare Bandiera blu e per le offerte culturali, sportive e per gli eventi che il Comune organizza sul territorio. Vogliamo far crescere l’offerta per i turisti che vengono in città e non vogliamo farlo utilizzando i soldi dei pescaresi, ma con una minima tassa di scopo, che non grava sulle tasche dei cittadini e che è stata ritoccata per favorire il settore e non certo per penalizzarlo”.