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Pescara, mensa scolastica aperta a tutti i bambini: piano di rientro per le famiglie morose

Giorgia Agostini di Giorgia Agostini
3 Settembre 2025
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Pescara. Tutti i bambini potranno iscriversi al servizio di mensa scolastica, anche quelli appartenenti a famiglie risultate morose per il servizio reso lo scorso anno, definendo un piano di rientro, esattamente come avveniva negli anni passati. Lo ha chiarito questa mattina, nel corso di un incontro in Comune, l’assessore Valeria Toppetti insieme ad alcuni genitori, ai rappresentanti di Elior Ristorazione e Sh Gestioni (che gestiscono il servizio mensa), al dirigente Gabriella Pollio, al funzionario Alessandra Di Zio, al DEC Smeraldo Ferri Franchini e al presidente della commissione Pubblica Istruzione, Loris Mazzioli.

Dai dati forniti dagli uffici risulta che, fino a ieri, si sono iscritti alla mensa 1.764 bambini, un dato in linea con l’anno scorso. Le iscrizioni restano tuttora aperte e sarà possibile aderire non solo fino all’avvio del servizio, previsto per il 22 settembre, ma anche successivamente.

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Durante l’incontro il Comune ha ottenuto un impegno dalle concessionarie: potranno essere subito iscritti i bambini con una morosità minima, inferiore a 50 euro. Per chi ha un debito superiore a tale soglia sarà richiesta la sottoscrizione di un piano di rientro e il pagamento del 20% della somma dovuta al momento dell’iscrizione, come già avveniva negli anni passati con la precedente concessionaria. Inoltre, il Comune ha chiesto di non applicare interessi e spese legali ai morosi, invitando le società a comunicarlo con raccomandata alle famiglie che avevano ricevuto solleciti in tal senso.

Per quanto riguarda la qualità del servizio, Elior ha precisato che i prodotti utilizzati sono in larga parte biologici, a chilometro zero o comunque legati alla filiera corta, e che nella preparazione dei pasti vengono rispettati il capitolato e l’offerta tecnica.

L’assessore Toppetti ha dichiarato:
“Sono soddisfatta dell’incontro di questa mattina con i quattro genitori intervenuti, poiché l’ascolto è la prerogativa di ogni buon amministratore. Per risolvere al meglio ogni criticità ho invitato al tavolo anche i rappresentanti delle società di refezione, ai quali avevo già chiesto formalmente, con nota del 6 agosto del nostro dirigente, di consentire l’iscrizione di tutti i bambini anche in presenza di morosità. La società ha accolto la richiesta rifacendosi alle modalità già applicate negli anni passati dalla precedente concessionaria. Pertanto, si procederà all’iscrizione immediata per i bambini con morosità maturata al 30 giugno 2025 inferiore a 50 euro, mentre per chi ha un debito superiore sarà sufficiente la sottoscrizione di un piano di rientro e il pagamento del 20% del totale dovuto al momento dell’iscrizione. Queste modalità saranno comunicate sulla piattaforma Ecivis. I genitori presenti hanno accolto con favore la soluzione, ritenendola rassicurante per le famiglie morose.

Ho inoltre chiesto che le somme già versate dalle famiglie a titolo di interessi o spese legali vengano imputate come credito per le future refezioni dei loro figli. Vorrei sottolineare che il numero dei morosi è inferiore al 10% del totale dei bambini che hanno usufruito del servizio lo scorso anno, mentre oltre il 90% delle famiglie ha regolarmente saldato ed è soddisfatta. Anche quest’anno, infatti, gli iscritti sono in linea con i dati precedenti”.

Infine, l’assessore ha rimarcato alcuni aspetti normativi:
“Il servizio mensa scolastica è un servizio a domanda individuale e non un servizio pubblico essenziale, come stabilito dal Decreto Legge 31 dicembre 1983 n. 55. Questo vale anche nell’ipotesi di scuola a tempo pieno. Ho quindi chiesto ai genitori di costituire un vero comitato rappresentativo delle famiglie, come previsto dal Decreto 16 aprile 1994 n. 297, art. 15, che disciplina la costituzione dei comitati dei genitori. È fondamentale che l’interlocuzione avvenga con rappresentanti di tutti gli istituti scolastici coinvolti, per avere un confronto realmente rappresentativo della comunità scolastica cittadina.

Ad oggi il gruppo di genitori che ha interloquito con il mio assessorato non ha ancora questa rappresentatività e non può esprimersi a nome dell’intera comunità. Ho indicato i passaggi necessari per la costituzione di comitati per ciascun istituto comprensivo e la successiva confederazione in un organismo unico cittadino. Ciò non toglie che ho accolto con grande piacere i genitori presenti, perché per me l’ascolto di ogni singolo genitore è importantissimo”.

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