Pescara. “A quasi quattro mesi dall’uccisione di Thomas Luciani, nulla è cambiato in città. Lo dimostra l’ultimo accoltellamento di ieri sera, che coinvolge ancora una volta due minori. Tutte le parole spese sulla sicurezza e sull’impegno dell’Amministrazione comunale per contrastare questa triste deriva sociale restano sulla carta: nessuna azione di supporto alle forze dell’ordine è stata ad oggi messa in campo, nonostante sia passato del tempo da quel terribile fatto.” Così i consiglieri regionale e comunale Pd, Antonio Di Marco e Marco Presutti, commentano i fatti di cronaca di Pescara.
“Persino dall’annuncio di ricorrere all’esercito a oggi non si sono viste iniziative positive a sostegno dell’azione di monitoraggio e controllo del territorio – incalzano i due esponenti Pd. – Non è con le frasi di circostanza che si risolve quello che sta diventando un vero e proprio problema che riguarda le fasce più vulnerabili della nostra comunità, i minori. Nemmeno delle annunciate iniziative nelle scuole pescaresi ci arriva l’eco, segno, anche questo, che si tratta di una volontà a cui non è seguita l’azione. Ci sono zone della città dove ogni settimana si registrano episodi simili: parliamo di Pescara vecchia, particolarmente frequentata da comitive di giovanissimi in questo momento storico. Al sindaco Masci chiediamo l’impegno concreto e, soprattutto, costante che ha promesso, perché ciò che sta accadendo in città non è più solo un fatto da relegare alla cronaca, all’ordine pubblico e non si tratta di bravate, perché ad andarci di mezzo è la vita di adolescenti, poco più che ragazzini. Alla Polizia va il merito di aver individuato subito il colpevole e a chi è intervenuto quello di aver accolto e soccorso il ragazzo accoltellato, salvandogli la vita. Ma all’appello manca l’istituzione comunale, quella da cui ci si sarebbe aspettato qualcosa di più che un commento a caldo.”