Pescara. La torre campanaria si tinge di rosso per la settimana dedicata alla giornata mondiale di lotta in adesione all’AIDS World Aids Day – “Persone come noi” fissata per il 1 dicembre 2015 che mette insieme Comune di Pescara, Caritas, Asl, Consorzio Pescara Vecchia. Durante la conferenza a cui hanno partecipato il sindaco Marco Alessandrini, il Direttore Caritas Pescara-Penne don Marco Pagniello, gli assessori a Sanità e Sociale e Turismo e Grandi Eventi Giuliano Diodati e Giacomo Cuzzi sono stati emessi anche dei dati sulla situazione locale, grazie alla presenza della dottoressa Federica Sozio della ASL Pescara e responsabile sanitaria della Casa Famiglia per malati di AIDS della Caritas Pescara-Penne. “L’Hiv non è scomparso, è solo meno visibile ed è un problema che investe la fascia giovanile –così il responsabile Caritas don Marco Pagniello – Puntare su questa realtà significa da una parte vincere dei pregiudizi, dall’altra intervenire in una dimensione che non viene percepita come grave e invece lo è. Negli anni 80 ci fu boom di casi e di sensibilizzazione ad un problema che sembrava irreparabile, nel ’99 aprimmo casa famiglia che oggi accoglie più di 10 persone e facciamo parte di una rete nazionale. La Caritas diocesana in collaborazione con ASL, ANLAIDS, UCIPEM e altri enti ha portato avanti un lavoro di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole e nelle parrocchie per raggiungere il più alto numero possibile di ragazzi e giovani (Progetto Amare Senza Farsi Male). Nell’agire ci rendiamo conto che soprattutto fra i giovani è importante riaccendere l’attenzione, ecco perché abbiamo coinvolto anche il Consorzio Pescara Vecchia che risponde sempre con molta attenzione ai nostri appelli alla collaborazione. Sabato saremo presenti con il nostro materiale nei locali per invitarli a informarsi a essere vigili”. “Affrontiamo un argomento che per noi è quotidianità – dice la dottoressa Federica Sozio della Asl – sia nella casa famiglia di cui mi occupo che nel reparto Infettivi in cui lavoro vediamo pazienti in avanzato stato di malattia. Noi non vogliamo che i pazienti arrivino a questo, per questo vogliamo tornare a parlare del problema Aids. Attualmente la Regione ci ha finanziato un progetto che dal 2014 consente lo screening di tutti coloro che sono esposti. Abbiamo fatto un sito internet per raggiungerli nel massimo della discrezione richiesto dal caso e dallo stato d’animo collegato e che è rivolto a chiunque volesse fare un test di valutazione anonima. L’indirizzo èwww.failtestanchetu.it e a seconda della stima del rischio risultante il paziente viene invitato a fare un test ematico, due volte alla settimana nelle due struttura dedicate in Abruzzo. Anche questo è test riservato e i risultati vengono restituiti in busta chiusa al paziente, con medico a disposizione in caso di positività. In 10 mesi sono stati sottoposti a screening ben 3.000 soggetti e il 6,7 è risultato positivo a una delle malattie trasmissibili per via sessuale (Hiv, Epatite, Sifilide). In Abruzzo su 3.000 28 erano positivi all’Hiv, con 46 casi ovvero il doppio delle diagnosi che facciamo in un anno. Fra questi solo 4 sono in fase avanzata di malattia, gli altri hanno aspettative pressoché normali di vita e questa prospettiva cambia fondamentalmente tutto. La preoccupazione riguarda l’età, in italia l’eta media di diagnosi è di circa 44 anni, abbiamo invece trovato età inferiori, la trasmissione al 46 per cento dei casi è per via rapporti omosessuali, cosa allarmante perché non percepiscono il rischio come grave essendo in questi anni aumentata la possibilità di curarsi”. “Non posso che esprimere apprezzamento per un’iniziativa di questo tipo perché l’Aids è un po’ come la mafia – dice il sindaco Marco Alessandrini -se ne sente parlare poco ma c’è, esiste e ora che l’attenzione è scemata dobbiamo tornare a fare i conti con dei dati che chiedono interventi e presenza. Sono dati che ci invitano a non sottovalutare il fenomeno e ringraziamo chi se ne occupa, qui la Caritas, la Asl, ma mi piace citare e sottolineare anche la sensibilità del Consorzio Pescara Vecchia che ha raccolto il testimone e lo porge ai giovani”. “Contribuiamo in maniera attiva a questa settimana – aggiunge l’assessore alla Sanità Giuliano Diodati – La torre civica diverrà di colore rosso e in tutta la campagna saremo presenti con il logo e iniziative per esprimere la massima vicinanza. Siamo inoltre operativi con un progetto che ci vede insieme alla Caritas, per dei mini alloggi che vengono dopo la casa famiglia per chi ha bisogno. A Palazzo di Città, Piazza Salotto e sul Ponte del mare comparirà inoltre uno striscio che ci ricorda della giornata e ci invita a non tenere bassa l’attenzione”. “Per noi è molto importante sostenere questa iniziativa – conclude Giusy Di Profio, vice presidente del Consorzio Pescara Vecchia – Ci sentiamo molto vicini a queste campagne e inviteremo i nostri clienti ad essere sensibili ad una problematica che li investe sia come giovani che come persone che devono vivere la propria condizione giovanile con spensieratezza e con la giusta attenzione alle tematiche serie, come l’Aids”.