L’Aquila. Progetto C.A.S.E. Sant’Antonio: urgenza sociale nelle periferie.
“Una delle piastre del complesso è stata ripulita”, affermano gli attivisti Gabriele Ferrara (assistente sociale) e Gamal Bouchaib (mediatore culturale), “un segnale positivo e ringraziamo l’amministrazione per l’intervento. Ma non basta, le altre piastre restano in uno stato di degrado grave: Siringhe abbandonate, Spazi insicuri,
Un continuo via vai di auto legato a spaccio e consumo”.
“Le persone che vivono qui: famiglie, bambini, anziani, chiedono: sicurezza, ascolto, accesso ai servizi essenziali.
Serve molto più di un intervento spot: Un progetto strutturato, duraturo e costante”, seguitano gli attivisti, “Una bonifica reale e totale, ed anche di un supporto concreto, per chi vive nella fragilità”.
“Se non si agisce in fretta”, proseguono, “anche la piastra appena sistemata tornerà presto nel degrado. È ora di guardare alle periferie, di ascoltare chi ci vive, di portare dignità, sicurezza e opportunità a chi è troppo spesso viene dimenticato”.
“Noi ci siamo”, concludono gli attivisti, “e continueremo a documentare, sensibilizzare e stimolare azioni concrete. Perché il cambiamento sociale nasce dal coraggio di guardare in faccia la realtà”.
Qui di seguito il link per vedere la Terza parte del video denuncia di Gabriele Ferrara e Gamal Bouchaib, attivisti che da anni lavorano su questo territorio, con le sue fragilità e le comunità dimenticate.