L’Aquila. I Carabinieri della Stazione di Paganica hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa a seguito di denuncia per atti persecutori M.A., classe ’79, domiciliato a Lucoli. Il predetto, già il 5 gennaio scorso, era stato arrestato in flagranza di reato per atti persecutori nei confronti della sua ex ragazza che risiede a Tempera. In quella circostanza l’uomo fuori casa della donna aveva dato in escandescenze e la donna fu costretta a difendersi addirittura con un coltello. Provvidenziale risultò il tempestivo intervento dei militari della Stazione di Paganica, guidati dal Maresciallo Nunzio Gentile, che evitarono il peggio e trassero in arresto M.A.. Nonostante la privazione della libertà personale da quella data e fino allo scorso novembre l’uomo ha continuato a porre in essere atti finalizzati ha rendere angosciante anche soltanto uscire di casa alla ex fidanzata. Quest’ultima, infatti, è stata costretta a cambiare molte abitudini della propria vita poiché intimorita dalle minacce, pedinamenti ed altri atti persecutori. Pertanto la donna si è di nuovo rivolta ai Carabinieri della Stazione di Paganica i quali hanno riunito incontrovertibili elementi di colpevolezza in ordine al reato di atti persecutori nei confronti di M.A. ed hanno riferito i fatti all’autorità giudiziaria che, molto celermente, ha richiesto la misura cautelare eseguita qualche giorno fa proprio dai militari del Maresciallo Gentile sposando completamente l’impianto accusatorio delineato dalle indagini svolte dal predetto reparto. L’uomo non potrà quindi avvicinarsi alla sua ex fidanzata e a tutti i luoghi da essa frequentati al fine di rendere più sereno ogni spostamento della donna e restituirle finalmente una vita normale e senza paure.