L’Aquila. “L’ex assessore alla cultura del comune dell’Aquila, Sabrina Di Cosimo, faccia chiarezza sul mancato pagamento degli artisti ingaggiati per ‘L’Aquila suona’ e ‘I cantieri dell’immaginario’, manifestazioni inserite nella passata edizione della Perdonanza celestiniana e sui bandi per le Luci D’Artista, che sono stati espletati in pochissimi giorni, con una sola ditta interpellata e con compensi altissimi”. Così la Fp-Cisl sul “caso Di Cosimo”, l’ex assessore alla cultura defenestrata, qualche giorno fa, dal sindaco, Pierluigi Biondi.
“Senza entrare nel merito delle scelte politiche dell’amministrazione, che non ci competono (va rilevato, comunque, che non si tratta del primo assessore di una giunta a cui vengono tolte le deleghe. Rimpasti e sostituzioni, in tutte le amministrazioni comunali sono all’ordine del giorno) – afferma Gianfranco Giorgi – come organizzazione sindacale intendiamo muovere alcuni rilievi, a tutela esclusiva dei lavoratori”.
L’ex assessore Di Cosimo continua pubblicamente a sottolineare di aver organizzato e gestito, in prima persona, la Perdonanza e le Luci D’Artista, dichiarando “la mia Perdonanza è stata la migliore, il mio Natale è stato il migliore”. Ebbene – evidenzia Giorgi – vanno fatte alcune doverose precisazioni, a cui l’ex assessore dovrebbe, a questo punto, dare risposte.
La prima riguarda il mancato pagamento, fino ad oggi, di decine e decine di artisti e gruppi musicali che si sono esibiti nei due spettacoli. Il lavoro, se svolto, va pagato e in tempi adeguati. Questo vale per il Comune, per la Asl e per tutti gli enti, soprattutto quelli pubblici. Il secondo punto – spiega Giorgi – riguarda le Luci d’artista, che hanno un retroscena a dir poco inaccettabile. Un sindacalista di lungo corso come me non può tollerare quanto accaduto e, fino a questo momento, non giustificato, carte alla mano, né dal Comune, né tanto meno dalla Camera di commercio.
Le Luci d’artista sono state finanziate con 15 mila euro dall’amministrazione e ben 85 mila dall’ente camerale, che hanno firmato un protocollo d’intesa reso noto solo ‘a cose fatte’, senza una preventiva comunicazione agli organi di informazione e alla città. Ebbene – incalza Giorgi – vale la pena ricordare alla Di Cosimo che il Natale aquilano è stato finanziato dalle imprese locali che versano annualmente un contributo alla Camera di commercio, soldi degli imprenditori della provincia dell’Aquila, che tra l’altro stanno soffrendo per la richiesta della restituzione delle tasse non versate e per un mercato che langue”.