Pescara. È stato firmato da Roberto Speranza, Ministro della Salute, e Daniele Franco, Ministro dell’Economia e delle Finanze, il decreto che stabilisce i nuovi criteri sperimentali della nuova remunerazione a favore delle farmacie per la dispensazione del farmaco a carico del SSN.
Stanziati 200 milioni, 50 per il periodo 1 settembre 31- 31 dicembre 2021 e 150 milioni per il prossimo.
Lo rede noto Federfarma. Fissata una remunerazione di 0.08 centesimi aggiuntivi su ogni confezione di farmaci convezionati con il Ssn, e di 0.12 per i farmaci equivalenti. Produrranno un risparmio per incentivare la campagna vaccinale anti-Covid.
Più nello specifico, ha spiegato Roberto Tobia, segretario nazionale Federfarma, la quota che incentiva la dispensazione dei farmaci generici, molto meno costosi perche’ a brevetto scaduto, permetterà di ottenere un risparmio che potra’ essere utilizzata dalle regioni per incentivare le campagna vaccinali contro il Covid.
Il nuovo sistema, spiega anche, è strutturato anche per sostenere maggiormente le farmacie periferiche e quelle a fatturato Ssn più basso. “Voglio ringraziare, anche a nome di tutto il Consiglio di Presidenza, il Ministro Speranza ed il Governo per aver creduto nel ruolo che le farmacie hanno dimostrato di poter svolgere in un momento così complesso per il Paese”, dichiara Marco Cossolo, presidente di Federfarma.
“Lavorare insieme alle Istituzioni pubbliche, soprattutto in questa fase di grave emergenza, potrà senz’altro
contribuire a risolvere la crisi sanitaria e, al contempo, potrà aiutarci a definire quel nuovo modello di farmacia
efficace, efficiente, pronta a rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini. Un sentito grazie alle farmacie
per aver saputo meritare la fiducia delle Istituzioni operando ogni giorno con professionalità, rinnovato
impegno e spirito di servizio”. “La firma del decreto” dichiara Tobia, segretario nazionale “è un passo strategico
verso il sistema di remunerazione che valorizzerà progressivamente il ruolo professionale del farmacista in
farmacia, sulla base dei servizi resi a favore dei cittadini e solo parzialmente legato al prezzo del farmaco. Il
servizio reso dalle farmacie alla collettività durante questo periodo di emergenza sanitaria ne ha confermato il
ruolo di primo presidio sanitario di prossimità”. Durante la pandemia, “grazie agli indirizzi del Ministro e alla
fattiva opera dei suoi uffici – osserva infine Federfarma – la farmacia ha svolto un ruolo fondamentale, sia per
l’esecuzione di test per il rilevamento del COV-19 che per la somministrazione dei vaccini”.