L’Aquila. “La situazione ormai drammatica che sta isolando l’Abruzzo dal sistema dei trasporti nelle infrastrutture autostradali della nostra Regione sta causando danni gravissimi ed irreparabili al sistema economico abruzzese. Un territorio peraltro colpito negli ultimi dieci anni da eventi calamitosi e che richiederebbe ben altre attenzioni per favorire la ripresa economica e produttiva e che, invece, alla luce di provvedimenti discutibili, viene penalizzato da una situazione non più sostenibile sia a livello sociale che economico”. Ecco il grido d’allarme di Confcommercio Abruzzo in merito agli imponenti e perduranti disagi arrecati all’intero sistema regione dalla situazione della rete autostradale che insiste sul territorio abruzzese.
“Per tali ragioni e responsabilmente la nostra Organizzazione ha indetto lo stato di agitazione delle categorie del commercio, del turismo, dei trasporti e dei servizi abruzzesi dandone opportuna
comunicazione ai Signori Prefetti di tutte le quattro Province richiedendo un immediato ed urgente
incontro per individuare ogni azione utile al riguardo, che consenta di ripristinare condizioni di
percorribilità autostradali accettabili e che riportino la situazione alla normalità da tempo
compromessa. Analoga richiesta di immediato ed urgente incontro è stata rivolta al Presidente della Regione Marsilio che già si è opportunamente attivato sul Governo Nazionale per sottoporre quella che, ormai, è diventata una vera e propria emergenza Regionale”, sottolinea l’associazione di categoria.
“Auspichiamo fortemente che il Governo con la tempestività estrema che il caso richiede, possa
attivare a sua volta un deciso intervento per restituire all’Abruzzo, al suo Sistema Produttivo, Economico e Sociale, condizioni di fruibilità strategiche in un territorio in cui le altre infrastrutture
di trasporto (rete ferroviaria, ecc…) non offrono alcuna alternativa e fanno riferimento a reti non
più al passo con i tempi e che relegano l’Abruzzo ad un territorio isolato e penalizzato rispetto a
quasi tutte le Regioni Italiane”.
“Ci auguriamo che le risposte giungano rapidissimamente altrimenti ci troveremo costretti ad azioni
sindacali a tutela degli interessi della migliaia di imprese abruzzesi e dell’intero contesto socio
economico del nostro territorio”. Così, all’unisono, hanno commentato il Presidente ed il Direttore Regionali, Roberto Donatelli e Celso Cioni, nel presentare la sofferta ma irrimandabile decisione di indire lo stato di agitazione delle Categorie Produttive abruzzesi.