L’Aquila. “Il Comune dell’Aquila ha a disposizione un immenso patrimonio immobiliare derivante dal meccanismo della sostituzione edilizia post terremoto. Abitazioni diventate proprietà del comune sparse per la città, ad oggi abbandonate a sé stesse.
Questa condizione, se non affrontata, produrrà in primis problemi enormi presso i condomini dove si trovano (immaginate di avere come condomino la burocrazia del comune dell’Aquila. Immaginate la ripartizione delle spese, l’approvazione dei bilanci ecc. ecc…).
Del resto, il nostro comune, invece di prendere di petto la questione, magari allestendo una dedicata struttura alla gestione di questo patrimonio immobiliare, lo ha semplicemente accollato alle normali strutture degli uffici, ovviamente non attrezzate a gestire una problematica così complessa e straordinaria. Sarebbe stato necessario e sarà necessario costituire una società pubblica dedicata, che con efficienza si occupi della questione pagata dai proventi derivanti da queste proprietà” così, in una nota, la Direzione della lista di Azione e tutti i suoi candidati per le elezioni comunali dell’Aquila.
“La nostra proposta è la seguente: mettiamo a bando una parte di questi alloggi, attraverso un bando nazionale, dandoli a canone ridottissimo per i primi 5 anni, a quelle aziende (penso a gruppi importanti che hanno i capitali, come Brunello Cucinelli, Geox …) che si impegnino ad aprire stabilimenti produttivi in città.
Il Diritto del Lavoro permette che la retribuzione di un dipendente possa essere, parzialmente, anche in natura. Una impresa interessata potrebbe alleggerire di moltissimo il costo dei suoi dipendenti prevedendo per essi in parte una retribuzione salariale e in parte l’attribuzione degli alloggi presi attraverso questo bando.
Scendendo sui numeri, prendendo magari un appartamento 100 € al mese, il salario di un dipendente potrebbe costare all’impresa non più 3.000 € lordi mensili, ma 2.200 più l’alloggio (100 €). Sarebbe un vantaggio competitivo enorme e attrarrebbe sicuramente imprese interessate.
Quale sarebbe l’effetto? Che i cittadini aquilani avrebbero in un solo colpo lavoro più la casa. La nostra città tornerebbe a ripopolarsi, che in città girerebbero più soldi” conclude Azione.