Chieti. Non solo uova di cioccolato e colombe: la Pasqua in Abruzzo è anche un viaggio nel gusto e nelle radici del territorio. Sono circa 150, infatti, i prodotti agroalimentari tradizionali censiti nella regione, alcuni dei quali legati proprio al periodo pasquale, secondo l’ultima revisione del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. A tenerne viva la memoria – e il sapore – sono oltre 1.250 imprese abruzzesi attive nei settori della pasticceria e del dolciario, tra cui ben 838 attività artigiane.
Il dato emerge da una recente elaborazione del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che fotografa un comparto vivo, dinamico e al tempo stesso sotto pressione. “Dai costi dell’energia ai rincari delle materie prime e fino alle difficoltà di reperimento del personale – osserva il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo – anche le imprese dolciarie e le pasticcerie abruzzesi stanno vivendo una fase estremamente delicata, ma riescono comunque a tenere duro. Centinaia di produttori locali e artigiani stanno dando il massimo per offrire la qualità di sempre. Proprio per questo, rivolgiamo a tutti i cittadini un appello: ora più che mai è indispensabile scegliere di acquistare i prodotti della tradizione dai produttori locali”, afferma.
Tra i protagonisti di questa Pasqua ci saranno i bocconotti, i fiadoni, i maccheroni dolci, ma anche le “pallotte cace e ove”, la “pecora alla callara” e la “pizz’e ffo’je”, solo per citarne alcuni. Ricette che raccontano un sapere antico, fatto di tecniche tramandate, legami familiari e appartenenza territoriale.
Le imprese del comparto attive in Abruzzo sono nel dettaglio 800 nel settore dolciario (di cui 576 artigiane) e 452 pasticcerie (262 artigiane). Numeri che confermano la vitalità di un sistema produttivo capillare e fortemente legato al tessuto locale. Tuttavia, come in altri comparti artigiani, anche qui si registra una forte difficoltà nel reperimento di manodopera: secondo i dati 2024, su 670 ingressi previsti tra panettieri, pastai, pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali, ben il 67,2% è risultato di difficile reperimento, un dato che colloca l’Abruzzo al secondo posto in Italia per criticità occupazionali nel settore.
Pasqua, dunque, rappresenta non solo un momento di spiritualità e convivialità, ma anche un banco di prova per tante micro e piccole imprese abruzzesi che continuano a investire nella qualità e nella valorizzazione della tradizione.