L’Aquila. Ci vorranno 500 giorni, si auspica, per riavere ricostruito palazzo Margherita, storico municipio di L’Aquila pesantemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009, e che per una serie di intricate vicende burocratiche da 7 anni e mezzo, a dispetto di fondi subito disponibili, attendeva l’inizio dei lavori avvenuto oggi. Un avvio del cantiere quanto mai urgente perché, è stato rimarcato questa mattina nel taglio del nastro simbolico, le recenti forti scosse del Centro Italia hanno ulteriormente aggravato la situazione della struttura che, sebbene puntellata, continua a torcersi su se stessa rischiando di diventare pericolosa. Il cantiere di ricostruzione da 11,7 milioni di euro è stato aggiudicato all’associazione temporanea di imprese (Ati) composta da Samoa Restauri, Sepe Costruzioni e Digimastri Costruzioni a 8,9 milioni dopo un ribasso del 26%. L’importo finale dei lavori è 6,935 milioni. I fondi sono disponibili già dal 2010, stanziati dall’allora commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, a cui si sono aggiunti, nel 2012, i 5 milioni della donazione di Federcasse Bcc.
L’ingegnere Carmine Mascolo, consulente per le strutture della Ati, ha spiegato che sul palazzo verrà attuato un “intervento complesso, non solo strutturale, ma anche di salvaguardia del sistema pittorico nell’edificio e nella torre. Abbiamo cercato di limitare interventi impattanti ricucendo gli effetti del terremoto, anche quello del 30 ottobre ha creato ulteriori danni nonostante l’edificio sia imbrigliato”. “Per me è un giorno di grande gioia e contentezza, finalmente partono i lavori di quello che doveva essere il primo edificio a ripartire assieme al teatro comunale – ha detto il sindaco, Massimo Cialente – Poi è andata in questo modo, vale la pena chiedersi perché”. Francesco Liberati, presidente della Bcc Roma, ha affermato che “ci sentiamo parte integrante e attiva di questa città, oggi giornata importante perché partono i lavori di un palazzo simbolo dell’Aquila. Le risorse che abbiamo stanziato da tanti anni sono pronte ¬ ha rimarcato – La nostra banca farà il possibile per la messa in sicurezza del territorio”. Dello stesso avviso sui fondi Augusto Dell’Erba, vice presidente di Federcasse. “Già a luglio 2009 avevamo chiaro dove destinare i soldi, questa è la migliore destinazione. I 5 milioni nascono da 10 mila donazioni al nostro interno”. L’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano ha espresso l’auspicio che siano sufficienti “500 giorni per avere questo palazzo di nuovo a disposizione della città, suscita emozioni stare con il naso all’insù perché ripensiamo a quando dalla torre civica partivano i fuochi della Perdonanza”. Chi non trova ci sia molto da esultare è il gruppo in Consiglio comunale di Noi con Salvini: “È semplicemente imbarazzante inaugurare in pompa magna un cantiere come quello di palazzo Margherita a quasi otto anni dal sisma”, sbottano Emanuele Imprudente, Luigi D’Eramo e Daniele Ferella.