L’Unione Sindacale di Base (Usb) interviene sull’attuale situazione di rinvio nella procedura di nomina del nuovo direttore del Parco Gran Sasso e Monti della Laga e invia esposti in Procura e alla Corte dei Conti, chiedendo il commissariamento.
Il sindacato, infatti, contesta da parte della presidenza e del consiglio direttivo dell’ente una serie di “riunioni inconcludenti e rinvii ad libitum” da quando, il 6 maggio 2023, è scaduto il mandato dell’ultimo direttore, provocando così uno stallo nella procedura che vorrebbe l’invio al ministero dell’Ambiente di una terna di candidati, da parte del direttivo. “Da quasi due anni – rimarca infatti il sindacato – gli organi dirigenziali del Parco, con il loro comportamento stanno di fatto sottraendo indebitamente al Ministero competente il potere di nomina del direttore”. Dopo “ripetuti interventi” da parte dell’Usb in merito a tale “disdicevole situazione”, il sindacato ha “inviato formale richiesta di commissariamento dell’ente, in modo che si possa finalmente concludere l’iter e giungere alla legittima nomina del direttore”, sulla scorta della “fondamentale importanza del dispetto della legalità, in special modo per procedure di nomina di figure apicali nel governo degli enti pubblici”. “Tutte le nostre osservazioni e contestazioni” sono state precisate in “due circostanziati esposti alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti di L’Aquila a cura dell’avvocata Claudia Aloisio.