Teramo. Nonostante i nostri ripetuti interventi in merito alla disdicevole situazione della procedura di nomina del nuovo direttore dell’Ente Parco, presidenza e consiglio direttivo perseverano nel loro comportamento finalizzato al mantenimento dell’attuale situazione con la scusa della “particolare complessità della procedura”.
Nulla sembra scalfire la granitica volontà di rimandare la scelta della terna di nominativi da inviare al Ministero come prevede la legge, neppure le dimissioni della consigliera rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Virginia Taurianelli del luglio scorso e della collega rappresentante di ISPRA, Arianna Aradis, avvenuta nel dicembre 2023, che hanno privato il consiglio direttivo di due figure di grande rilevanza, come nessun effetto sembra provocare la pubblicazione di documentati articoli di stampa che informano sulla questione.
Che è sempre la stessa, come da noi più volte evidenziato: “il direttore del parco è nominato, con decreto, dal ministro dell’Ambiente, scelto in una rosa di tre candidati proposti dal consiglio direttivo tra soggetti iscritti a un albo di idonei all’esercizio dell’attività di direttore di parco istituito al ministero dell’Ambiente”, cosa che non pare così complessa come si vuole far credere.
Dopo la scadenza del direttore uscente in data 6 maggio 2023 e l’interpello per la scelta del direttore facente funzioni individuato nella figura di Elsa Olivieri, con procedura che contestiamo, ci sono state solo riunioni inconcludenti e rinvii “ad libitum”.
USB è stanca, la comunità del Parco e i dipendenti dell’Ente meritano rispetto.
Per questi motivi abbiamo deciso di precisare tutte le nostre osservazioni e contestazioni producendo due circostanziati esposti alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti di L’Aquila a cura dell’Avv. Claudia Aloisio.
Il primo esposto ripercorre tutte le procedure relative alla direzione del Parco a partire dal 2014 e, senza tralasciare nulla, richiede all’organo competente di compiere tutti gli accertamenti del caso per individuare ogni illecito penale e/o contabile.
Il secondo esposto, rivolto alla Corte dei Conti, si focalizza sul periodo a partire dal maggio 2023 e riguarda la verifica e l’accertamento di illeciti contabili in relazione alla procedura di interpello per l’individuazione del direttore f.f. da noi contestata, per la violazione di una serie di norme e regolamenti.
Infine, considerato che gli organi dirigenziali del Parco, con il loro comportamento, da quasi due anni, stanno di fatto sottraendo indebitamente al Ministero competente il potere di nomina del direttore, abbiamo inviato formale richiesta di commissariamento dell’Ente, in modo che si possa finalmente concludere l’iter e giungere alla legittima nomina del direttore.
L’Unione Sindacale di Base desidera sottolineare la fondamentale importanza del rispetto della legalità, in special modo per procedure di nomina di figure apicali nel governo degli enti pubblici, per dare impulso e nuova linfa al settore, attualmente sempre più in difficoltà.