Chieti. La Procura di Chieti ha ordinato la rimozione del “salottino” sorto sbancando una parte del parco delle Dune a Ortona e denunciato dalla Stazione Ornitologica Abruzzese qualche giorno fa.
A seguito della segnalazione della SOA si è svolto un sopralluogo di Comune e Capitaneria durante il quale sono state accertate le criticità segnalate, chiedendo alla procura chietina istruzioni. La stessa ha giustamente optato per l’immediata rimozione dei manufatti al posto del loro sequestro, che avrebbe allungato a dismisura i tempi del ripristino. Ora Ecolan, la ditta che si occupa dello smaltimento per conto del comune, avrà tre giorni per rimuovere i materiali accumulati.
Per una segnalazione che pare andare a buon fine sembra invece non risolversi la questione della tutela dei nidi di fratino nello stesso tratto di litorale. Finora a Ortona sono stati rinvenuti e segnalati immediatamente agli enti con PEC e coordinate geografiche 8 nidi, di cui 7 trovati dagli ornitologi della Stazione Ornitologica Abruzzese e 1 dal cosiddetto “progetto Salvafratino” del WWF.
Dichiara Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese “Le nostre precedenti rimostranze sulla tardività e sugli errori delle azioni di tutela non paiono aver sortito effetto visto che lo scorso 5 maggio abbiamo trovato e segnalato ben tre nidi e almeno fino a stamattina alle 9:00, a quasi sette giorni di distanza, nessuno di loro era stato delimitato nonostante siano posti in aree a fortissimo rischio calpestio e disturbo. Per noi è desolante constatare che anche fronte di ben 7.000 euro di fondi pubblici destinati dal Comune di Ortona all’associazione IAAP, che aderisce al cosiddetto “progetto Salvafratino” del WWF, non vi siano interventi appropriati e in tempi rapidi. Noi come volontari ce la mettiamo tutta; l’anno scorso abbiamo trovato e segnalato agli enti il 61% dei nidi della regione, dati poi presentati al pubblico in una conferenza stampa dai responsabili del progetto Salvafratino senza neanche citare la fonte di tali informazioni. Auspichiamo che sia data priorità alle azioni di tutela della specie con il lavoro concreto di campo a Ortona prima di dedicarsi all’attività di comunicazione alla stampa”.