L’Aquila. “La disperata richiesta del presidente Marsilio al governo Meloni per evitare il default della Regione Abruzzo è la fotografia più nitida e impietosa del fallimento totale della destra nella gestione della sanità e dei conti pubblici – afferma il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci –. Dopo anni di trionfalismi, annunci roboanti, propaganda e bugie, oggi emerge ciò che abbiamo denunciato per tempo e da anni: lo sfascio della sanità stava già travolgendo la stabilità finanziaria, mettendo a rischio non solo il diritto alla salute degli abruzzesi, ma l’intero bilancio regionale. Il buco da 126 milioni di euro, che oggi Marsilio tenta di occultare chiedendo una deroga al governo amico, non è piovuto dal cielo. Siamo arrivati al punto in cui la Regione Abruzzo non riesce nemmeno a presentare il bilancio senza invocare un salvagente politico da Roma: nel 2026 si parte già con 126 milioni da accantonare, un macigno creato dalla destra e che ora si prova ad aggirare con manovre mai viste prima” – prosegue Paolucci –.
“È gravissimo che si tenti persino di inserire in deliberazione di Giunta un emendamento non ancora approvato dal Parlamento, violando qualsiasi principio di serietà istituzionale – afferma l’esponente del Partito Democratico –. Ma l’azzardo contabile non basta a nascondere la realtà che comunque emergerà. Mi chiedo come potranno fare gli uffici a ignorare che il deficit tendenziale del 2025 deve essere coperto e che non potranno firmare disegni di legge privi di copertura, aspettando il giugno dell’anno successivo. Che cosa vuole fare Marsilio? Vuole togliere per legge il vincolo di accantonamento del peggior risultato del triennio, cioè i 103 milioni, per provare a far quadrare i conti. Ma il re è nudo: nessuna finzione normativa può alterare i numeri. E infatti lo stesso Tavolo ministeriale di monitoraggio certifica che il deficit sanitario 2025 oscilla fra 99 e 126 milioni di euro. Neppure l’approvazione dell’emendamento porterebbe salvezza: si tornerebbe esattamente al punto di partenza. L’Abruzzo è in deficit e non ci sono coperture per colmarlo” – prosegue Paolucci –.
“La destra ha trascinato l’Abruzzo sul baratro, dopo aver negato per mesi l’evidenza – conclude Paolucci –. Oggi sperano in un intervento straordinario che lo Stato non concede da anni, pur di non assumersi le proprie responsabilità. Come centrosinistra lo avevamo detto con chiarezza: coprire i buchi con artifici contabili avrebbe compromesso l’intera Regione. E ora quella previsione è realtà. Marsilio smetta con le bugie: ha negato il deficit della sanità, poi che avrebbe tassato gli abruzzesi, poi che le risorse tagliate sarebbero state restituite, e ha spacciato per grande vittoria una rimodulazione del fondo sanitario che porta appena 6 milioni su 3 miliardi complessivi. La verità è che non sanno più che pesci prendere. E invece di chiedere al Governo amico risorse, opere, servizi e una sanità efficiente per la comunità, lo implorano di salvarli politicamente, pur sapendo di non poter evitare l’abisso contabile che loro stessi hanno generato: il più grave dissesto sanitario e finanziario degli ultimi quindici anni. Un disastro che non potrà essere nascosto né con deroghe, né con propaganda, perché i conti, alla fine, parlano sempre più forte delle parole”.



