L’Aquila. Il gruppo PD si è dichiarato favorevole all’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla situazione economica di TUA, invocata a mezzo stampa dall’attuale vertice dell’azienda : “Trovo tuttavia alquanto singolare
che sia un presidente pagato dagli abruzzesi a invocarne l’istituzione – così il capogruppo Silvio Paolucci – Per avere un quadro preciso della situazione sarebbe infatti bastato che Giuliante svolgesse semplicemente il proprio compito, attingendo, appena designato, informazioni all’interno, magari dall’attuale direttore generale, Max Di Pasquale, che è stato responsabile dei conti e del bilancio di Tua dalla fusione ad oggi, anziché accendere i fari a mezzo stampa sui conti sull’azienda che dirige ormai da aprile, perché si trova in uno stato di evidente difficoltà.
Se Giuliante pensa che serva addirittura una Commissione di inchiesta per fare luce sui conti di Tua, mi chiedo come mai abbia promosso a direttore regionale proprio chi ne ha predisposto i conti in tutti questi anni, da dirigente al bilancio, programmazione e finanze. Vero è che tale iniziativa, oltre ad essere un vero e proprio autogol perché significa ammettere l’incapacità di essere governance di questo delicato settore, suona un po’ come il goffo tentativo del presidente di scrollarsi di dosso i problemi, gettando la palla fuori dal campo e le responsabilità su terzi.
Ben venga, dunque, la commissione, siamo pronti. Di Pasquale sarà convocato in seduta permanente e gli chiederemo se i bilanci che ha predisposto sono veri o falsi. Era proprio Di Pasquale che mostrava e rappresentava i recuperi di efficienza ed economicità della gestione Tua, a partire dai quelli fatti con l’ internalizzazione delle officine, nonché il nuovo corso sulle assicurazioni, sui rifornimenti, sul lavoro con il nuovo contratto di secondo livello.
Venga a spiegarci, Di Pasquale, se mentiva. Ma il presidente sappia che quando verrà convocata la Commissione, ne approfitteremo, andremo più a fondo, perché partiremo dall’analisi dei conti pre-fusione, con i 35 milioni di debito Arpa, le sedi acquistate, gli autobus acquistati senza copertura. Nel frattempo, però, assolva al compito per cui viene retribuito dalla comunità: dare servizi efficienti ed efficaci a studenti e lavoratori pendolari, stare vicino a tutta l’utenza, un impegno che non lo vede in trincea al momento, viste le decine di segnalazioni di disservizi che arrivano dai passeggeri” ha concluso Paolucci.