Teramo. “Siamo ormai abituati alle brutte figure istituzionali collezionate dall’esecutivo regionale a ogni impugnativa degli atti prodotti, ma l’annullamento da parte del Tar della nomina del componente del Cda dell’Istituto zooprofilattico di Teramo e la conseguente esposizione dell’Istituto all’esercizio provvisorio, e alla paralisi a causa di beghe puramente politiche, è uno stallo gravissimo in questo momento, che né la Regione, né gli abruzzesi possono permettersi, perché l’Izs ha un ruolo strategico e fondamentale sulla prevenzione e sulla profilassi del Covid”. Lo afferma il capogruppo Pd, Silvio Paolucci, che annuncia che sull’argomento depositerà un’interrogazione nei prossimi giorni.
“I fatti: il Tar Abruzzo in una recente pronuncia ha annullato tutti gli atti relativi alla nomina del componente della Regione Abruzzo nel Cda, ritenendo illegittima la nomina dell’avvocato Davide Calcedonio Di Giacinto, in quanto il provvedimento ha seguito un iter irrituale rispetto a quanto previsto dalla legge e risulta illegittimo per varie ragioni, anche in quanto la scelta fatta dalla Regione non è stata motivata” spiega Paolucci. “Si tratta di carenze gravissime che l’esecutivo non può trattare con superficialità, perché espone alla paralisi lo Zooprofilattico che nella pandemia assolve un ruolo fondamentale sia per i tamponi che elabora, che per il supporto alle strutture sanitarie durante la seconda emergenza”.
“Troppo abituati a badare alle poltrone da assegnare, chi governa ha esposto l’Istituto – che si era faticosamente risollevato durante gli anni di governo del centrosinistra – a un pericoloso momento di stasi, sia quando ha scelto la nuova governance, che quando ha insistito per mantenerla, ben sapendo che l’atto sarebbe stato vulnerabile, com’è già risultato al vaglio del Tar, il cui pronunciamento finirà con il rallentare ancora di più l’azione dell’Izs” continua il capogruppo Pd. “Il governo regionale rinunci all’arroganza e smetta di giocare a Risiko sulla pelle degli abruzzesi. La regione va governata, non conquistata, e gli incarichi devono rispettare le regole e la competenza necessarie a fare andare avanti gli organismi regionali e non a bloccarli, come invece accadrà con lo Zooprofilattico, visto anche che il presidente, forzando le procedure, si è sostituito alla governance dello Zooprofilattico e ha adottato un bilancio che rischia di essere anch’esso palesemente illegittimo, come lo sarà quello della Regione Abruzzo, approvato dall’ultimo consiglio regionale”.
“Riparino gli errori e restituiscano operatività allo Istituto affinché possa svolgere il suo prezioso compito in questo momento storico della pandemia e a vaccini iniziati” conclude Paolucci.