L’Aquila.“L’Abruzzo è in grave pericolo. C’è chi lavora per desertificarlo”. Lo ha detto ieri, nel corso di un convegno in diretta streaming con AbruzzoWeb.it, Giulio Sapelli, uno dei più importanti economisti italiani. Al convegno – cui hanno preso parte Giuseppe Palma, avvocato, giurista e scrittore, e Marco Zanni, europarlamentare della Lega – che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, intitolato “Il mondo e l’Abruzzo dopo il Coronavirus. Come uscire da una crisi epocale”, Sapelli, che ha da poco pubblicato il libro Pandemia e resurrezione (Guerini), ha affermato che “In tutta Europa c’è una spinta a distruggere ‘l’osso della società’. La desertificazione abruzzese è simile a quella catalana, o a quella francese. Ci sono grandi investimenti immobiliari che spingono le popolazioni sulla costa adriatica. Ci sono degli interessi non solo italiani, ma finanziari dall’altra parte del mare che spingono perché questi territori vengano desertificati”. Secondo l’economista, “Grandi interessi immobiliari sono in pista. E ci sono personalità politiche, note in Italia e che erano con partiti che non avresti mai immaginato che facessero certe cose, che lavorano sull’altra sponda per dirigere queste grandi operazioni”.
“Quindi l’Abruzzo, come il Molise, come le Marche, sono in grave pericolo. Bisogna tenere gli occhi aperti. Penso che un giorno o l’altro mi metterà sotto una macchina cinese, ma nel mio piccolo continuo a fare la mia battaglia”, ha detto ancora Sapelli. Sul senso del libro, l’ex docente ha spiegato che “Quando ci sono queste crisi pandemiche, se si governa dall’alto, con i mezzi di comunicazione di massa si finisce in mano ai maghi. Ho visto delle sedute di magia che si svolgevano tutti i giorni a reti unificate. Con notizie senza nessuna base scientifica. Si è governato con la paura e si continua a governare con la paura. Invece nel libro dico che si deve governare le pandemie con un’antropologia positiva, dando fiducia alle persone e intervenendo quando c’è da intervenire. Invece qui chiudono le fabbriche e permettono la movida”.
“L’Europa non ci aiuta con il Recovery Fund, l’Europa ci aiuta se elimina il Patto di stabilità, perché quando andremo a restituire i soldi presi in prestito non potremo fare altro che tagliare sulla spesa corrente. Invece così faremo avanzo primario addirittura come la Grecia”, un passaggio dell’intervento di Palma. Per Zanni, “In questi giorni, la forza della propaganda è dirompente – ha commentato Zanni – non ricordo una propaganda mediatica a sostegno di un primo ministro neanche ai tempi di Silvio Berlusconi, magnate dei media. Ma è una propaganda non per difendere il premier, Giuseppe Conte, in quanto Giuseppe Conte, ma per ‘difendere’ il governo dell’Italia dal possibile arrivo di un primo ministro non gradito, come può essere Matteo Salvini. È veramente deprimente vedere quanto ormai la politica e la verità siano diventate cose rivoluzionarie. Anche questi 209 miliardi… Non c’è nessun documento ufficiale che ne parli. Sono titoli di giornale fatti da chi non ha neanche letto i documenti”.