Paglieta. La conferenza di servizi ha espresso parere favorevole al progetto per la costruzione del nuovo ponte Guastonaccio, sul fiume Sangro lungo la strada provinciale 97. Il cavalcavia, come ben si ricorderà, era crollato e per fortuna non si è registrata alcuna vittima, grazie all’intervento di chiusura del ponte, già in atto a seguito della segnalazione del sindaco di Paglieta, l’avvocato Ernesto Graziani, che aveva informato nell’immediato la provincia di Chieti di un pericoloso avvallamento nella carreggiata.
Graziani, dal giorno della tragedia sfiorata il 13 febbraio con il crollo del ponte Guastacconcio, collassato dopo anni di ripetuti allarmi, ha ininterrottamente esortato le autorità competenti, invitandole a mobilitarsi, celermente, al fine di ricollegare in tempi brevi un territorio che tutt’oggi continua a rimanere isolato: il ponte costituiva lo snodo cruciale per la Val di Sangro. E c’è un dato allarmante, perché molte sono le attività commerciali che dal crollo del cavalcavia hanno abbassato le saracinesche, altre continuano ad andare avanti, ma con grande difficoltà.
Anche l’agricoltura è in ginocchio: i contadini, per raggiungere i loro campi dall’altra sponda del fiume Sangro, devono affrontare percorsi lunghi e difficili, e, ovviamente, serpeggia un malcontento generale. A maggio 2022 era stato affidato l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza allo studio associato Bona. L’importo complessivo per realizzare l’opera, secondo il nuovo prezzario regionale, ammonta a 3.350.000 euro.
La data che prevedeva l’avvio della ricostruzione del cavalcavia è slittata per via di cavilli burocratici. Il termine dei sessanta giorni per esprimere osservazioni o dare direttamente l’assenso, da parte dei portatori di interesse (la conferenza di servizi) non è stato rispettata, benché il sindaco di Paglieta avesse scritto agli enti preposti affinché inviassero alla provincia le loro determinazioni prima della scadenza dei 60 giorni stabiliti. L’iter burocratico ha previsto i pareri dei seguenti enti: Comune di Paglieta; autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale; Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggi; dipartimento regionale territorio e ambiente-servizio demanio idrico e fluviale; dipartimento regionale infrastrutture e trasporti-servizio del genio civile di Chieti; Telecom Italia e Consorzio di bonifica sud Vasto-Bacino Moro, Sangro, Sinello, Trigno.
Nel corso di una riunione del sindaco Ernesto Graziani con la Soprintendenza ai primi di febbraio, è emerso che per un migliore inserimento nel contesto paesaggistico dell’opera “è opportuno valutare la possibilità di introdurre degli elementi di rivestimento del ponte anche in linguaggio contemporaneo, che richiamino no le caratteristiche architettoniche del ponte che è crollato”. È stata anche richiesta la presenza di un archeologo professionista nel cantiere, che opererà sulle indicazioni fornite dall’ufficio di Soprintendenza e che valuterà l’eventuale necessità di ulteriori interventi di tutela in caso di scoperta di resti antichi. Il progetto esecutivo del ponte sarà pronto tra breve, poi si passerà alla sua approvazione, per poi indire la gara d’appalto per la consegna dei lavori alla ditta aggiudicatrice dell’intervento dell’opera.