L’Aquila. “Come sempre, le elezioni locali dell’amministrazione separata dei beni di uso civico sono dure e combattute, ma questa volta i nostri competitor sono andati oltre il rispetto della persona e la verità documentata dei fatti, con dichiarazioni da cui si evince scarsa partecipazione, la non conoscenza delle criticità e anche un certo opportunismo del momento”.
Lo afferma Fernando Galletti, presidente uscente dell’Amministrazione separata degli usi civici di Paganica e San Gregorio, ricandidato alle elezioni per il rinnovo del consiglio, nella lista numero 3, assieme ad Angela Rossi, Chiara De Paulis, e Gianluca Cinque.
Galletti intende replicare a quanto affermato a mezzo stampa, dagli sfidanti Daniele Ferella, consigliere comunale della Lega, della lista numero 2, e da Domenico Petrocco, della lista numero 1.
Il voto è riservato ai residenti delle due frazioni aquilane domenica 28 aprile dalle ore 9 alle ore 20, presso il seggio della scuola elementare di Paganica, con necessità di esibire la sola carta di identità. La lista numero 3 invita gli elettori a mettere la croce sulla sola lista, senza preferenze.
Spiega dunque Galletti, “l’ex assessore Ferella, oggi retrocesso a consigliere comunale, vorrebbe ‘resettare’ tutto e ricominciare da zero, dimenticando i suoi sette anni di amministrazione attiva nei quali, a nostro modo di vedere, avrebbe dovuto pensare a risolvere i problemi della nostra comunità, che ormai conta tra gli 8.000 e i 10.000 abitanti.
Tra queste criticità possiamo annoverare le fogne a cielo aperto in località La Concia, la presenza di salmonella nelle acque del fiume Vera, la situazione dei sottoservizi della ricostruzione, la viabilità stradale (interrotta dal crollo di ponti), i disagi degli anziani e la mancanza di servizi adeguati alle loro esigenze, nonché la questione dell’abbeveraggio del bestiame in montagna, con la captazione dell’acqua del Faieto”.
E aggiunge Galletti: “per quanto riguarda lo statuto, Ferella probabilmente ignora il fatto che un nuovo statuto è già pronto per essere sottoposto all’assemblea, dimenticando che il passaggio da ASBUC ad ADUC sarebbe la morte di tante piccole amministrazioni, motivo per cui siamo fermamente contrari. Le ‘stradine’ infine, come vengono chiamate dall’ex assessore Ferella, coprono un tracciato di decine di chilometri, che questa amministrazione mantiene da circa 15 anni, dietro segnalazione degli stessi utenti.
Teniamo inoltre a sottolineare i conflitti amministrativi causati dall’attuale Comune dell’Aquila che mette in atto un ricatto politico, come per esempio sulla questione del gasdotto Snam, o nel caso di diniego per la sistemazione delle strade campestri, sul rifiuto di fornire aiuti con i mezzi appropriati a rimuovere le biomasse prodotte a seguito della campagna ecologica presso il parco della chiesa del Castello e sulla perdita di pascoli in località Santogna. E la lista è ancora più lunga e mi fermo qui”.
Sulla questione dei fondi da attrarre, “ricordiamo a Ferella che settimanalmente vengono visionati i bandi e le opportunità a disposizione, che per la nostra categoria sono rari. Nonostante ciò, nel corso degli anni, sono stati intercettati i fondi PIT per il sentiero basso e in quota della Madonna d’Appari, della fondazione Carispaq per gli scavi in località S. Egidio, del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga per l’acquisto e l’interramento di serbatoi, la ristrutturazione dei tetti dei rifugi della Fossa e di S. Egidio, nonché l’acquisto di un tubo di circa 88 metri e vasche di lamiera zincata per l’abbeveraggio del bestiame e il trasporto di acqua causa siccità”.
Sul capitolo “trasparenza”, prosegue Galletti, “precisiamo che nessuno si è mai interessato a partecipare a un consiglio, o a chiedere chiarimenti in merito a una delibera o pubblicazioni in generale, oppure a visionare i bilanci di previsione. Sembra quasi che le opinioni espresse da Ferella in merito alle decisioni del consiglio, discusse, trascritte e approvate all’unanimità, siano frutto di notizie raccolte distrattamente e riportate in modo distorto”.
Galletti replica dunque al candidato Domenico Petrocco.
“Facciamo i migliori auguri a lui e agli altri candidati in merito alla fruizione turistica della nostra bellissima valle della Madonna d’Appari, oggi sotto attacco della Snam e dei suoi accoliti locali. L’amministrazione uscente ha provveduto a suo tempo a realizzare una cartina della zona, oggi esposta lungo il sentiero, con tanto di nomi degli operatori turistici e indicazioni per raggiungerli. La valorizzazione della nostra unica vallata è oggetto di una grande attenzione, non a caso c’è l’intenzione di realizzare un ponte tibetano che unisca le diverse realtà turistiche del luogo. Ci siamo inoltre riappropriati del Mulino e del casale Luiggiò, sui quali ci sono progetti per la futura ristrutturazione e valorizzazione, condivisi dai cittadini tutti. In prossimità del casale ci sono le sorgenti di Fonte Verrone e La Forma, su cui facciamo manutenzione insieme ai naturali del luogo, e presso cui sorge anche il serbatoi di carico acqua per l’irrigazione di giardini e orti e per l’abbeveramento”.
Infine la replica al giovane Federico Ricci e a Massimiliano Pieri nella lista 1 assieme a Petrocco.
“La nostra candidata Chiara De Paulis è circa tre anni che segue gli iter amministrativi, compresi quelli più complessi, tra cui la materia agro-silvo-pastorale, la sclassificazione, le alienazioni, leggi nazionali. Le dichiarazioni del candidato Pieri lasciano poi il tempo che trovano, dato che qualche anno fa fece richiesta alla Regione Abruzzo per una Amministrazione separata da Paganica e solo per San Gregorio, di cui questa amministrazione si fa carico di tutte le problematiche esistenti. La Regione decise di rifiutare questa richiesta, poiché San Gregorio è parte integrante di Paganica”.
“In qualità di presidente uscente, auguro una tranquilla giornata elettorale a tutti i cittadini di Paganica e San Gregorio, raccomandando la scelta accurata di una squadra motivata, trasparente e soprattutto con la voglia di risolvere i nostri immensi problemi” conclude Galletti.