Pescara. “Il consigliere Sandro Mariani conferma di fare ancora confusione ed evidenzia una grossa contraddizione in merito alle sue posizioni sull’ospedale covid di Pescara. All’interno del suo partito – e lui per primo – hanno fatto a gara per dimostrare l’inutilità della struttura, mentre oggi con le sue affermazioni ne riconosce implicitamente la validità, addirittura denunciando – a mezzo stampa
– la necessità di posti a servizio della collettività teramana”, afferma il capogruppo meloniano in Consiglio Guerino Testa.
“Il suo disordine di idee emerge, altresì, quando erroneamente mescola la questione della capacità ricettiva del covid hospital con quella del personale sanitario, problematica quest’ultima – il Consigliere dovrebbe ben saperlo – comune a tutte le Asl abruzzesi ed italiane. Nel confermare che non vi è evidenza alcuna circa la mancata accettazione di pazienti da parte dell’ospedale covid di Pescara, per fare definitivamente chiarezza al collega Mariani torno a ribadire che è possibile procede con il ricovero quando sussistono specifiche competenze mediche e paramediche in grado di
assistere i pazienti. In tal senso, è da ritenersi particolarmente coscienzioso l’atteggiamento della Asl di Pescara che non riceve ammalati ove non ci sia l’assegnazione del personale richiesto. Al contrario, si troverebbe nella condizione dissennata di ricevere degenti che non potrebbero essere curati
adeguatamente”.
“Ad ogni buon conto – prosegue Testa – è opportuno rappresentare al Consigliere Mariani – che evidentemente ignora – che con ordinanza n.20/2020 il presidente Marsilio è stato delegato, dal commissario straordinario Arcuri, come commissario delegato per l’Abruzzo per la realizzazione di interventi di ristrutturazione sanitaria, la cosiddetta rete covid. Si tratta di opere, volte all’aumento dei posti letto, che riguardano tutte le Asl della regione, compresa quella di Teramo. E preciso – per maggiore tranquillità del consigliere Mariani – che l’intervento previsto nell’ospedale della Val Vibrata è già stato realizzato (ristrutturazione Ps) , così come per l’ospedale Mazzini di Teramo, che in data 20 ottobre – termine indicato nel cronoprogramma dal presidente Marsilio al Ministero della Salute – ha visto l’effettuazione dei collaudi per ben tre interventi che hanno dato luogo all’implementazione di 18 posti letto per terapia intensiva. Per quella sub intensiva, si avranno 21 posti aggiuntivi all’esito di un ulteriore intervento, da concludersi entro febbraio. Infine, la rete covid prevede altre tre operazioni: nell’ospedale Mazzini, nell’ ospedale San Liberatore (Atri) e nella struttura ospedaliera Maria Santissima dello Splendore (Giulianova), per i quali sono presenti progetti realizzati in fase esecutiva e nella giornata di ieri – tocca constatare che il consigliere Mariani non conoscere lo stato dell’arte delle azioni in itinere nel suo territorio – sono partite le lettere di invito per le procedure di individuazione delle imprese che realizzeranno i lavori (scadenza del termine a 10 giorni a partire da ieri)”.
“Tutto ciò detto – conclude – si conferma la mission della struttura pescarese, quella di essere a servizio dell’intera regione. Non a caso, sin dall’inizio, l’avevo definita il piccolo Spallanzani d’Abruzzo”.