San Benedetto dei Marsi. Dopo la felicità e il sospiro di sollievo in seguito al ritrovamento dei due orsetti figli di Amarena nella tarda serata di ieri, torna l’apprensione per la sorte dei cuccioli.
Sul posto gli esperti del Pnalm stanno cercando di capire quale sia la strategia migliore per prendere gli animali e metterli in salvo.
L’operazione è particolarmente complicata considerando che si tratta di due piccoli di 9 mesi e con un peso tale che non consentirebbe loro di sopravvivere alla dose di anestetico necessaria a sedarli per poterli prelevare in piena sicurezza.
In zona si stanno recando molti curiosi, che pur con buone intenzioni e pensando di aiutare, rendono le fasi della cattura più complicate perché spaventano i plantigradi e li spingono ad allontanarsi.
“Evitiamo di trasformare una tragedia in un disastro colossale: i cuccioli non sono stati ancora catturati. Ci sono troppi curiosi in giro che spaventano questi animali, invito tutti a non muoversi e a farci fare il nostro lavoro”. È l’appello del direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone, dopo il fallimento del primo tentativo di cattura dei cuccioli di orsa Amarena, uccisa l’altra notte a San Benedetto dei Marsi.
“A causa di false notizie”, continua Sammarone, “sono aumentati i curiosi nella zona, spaventando i cuccioli. Possiamo avere una possibilità, ma dobbiamo sperare che i cuccioli non si dividano, altrimenti sarà un vero disastro”.
I cuccioli sono stati individuati nella tarda serata di ieri nella campagna di San Benedetto dei Marsi, ancora nei pressi dell’area in cui è stata uccisa la loro mamma.
Trovati i due orsetti, erano nascosti nei paraggi per aspettare il ritorno di mamma Amarena