L’Aquila. Una risposta concreta e ricca di significato quella dell’ENDAS Abruzzo APS – Ente di Protezione Ambientale riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente.
“Un fulmine a ciel sereno, un evento che ci riporta indietro di anni e anni e vanifica tutti gli sforzi e le campagne a favore della conservazione dell’orso bruno marsicano”, dichiara il presidente regionale Simone D’Angelo, annunciando così la costituzione di parte civile nel procedimento penale a carico del soggetto ritenuto responsabile dell’uccisione dell’esemplare di orso bruno marsicano avvenuto lo scorso 1º settembre a San Benedetto dei Marsi.
L’uccisione di Amarena, probabilmente l’orsa più prolifica della storia del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, rappresenta davvero un duro colpo. Una situazione che ha lasciato tutti impotenti, sgomenti.
“Non si puó sempre ricominciare da capo un percorso di convivenza con la fauna selvatica”, conclude D’Angelo, “la decisione di costituirci parte civile è la giusta conseguenza per condannare un gesto incomprensibile”.
La rappresentanza dell’associazione nelle sedi competenti è affidata all’Avvocato Alessandro Dioguardi.