L’Aquila. Una ricognizione storica su usi, costumi, simbolismi magici e forme della natura come motivo d’ispirazione d’eccellenza dei maestri orafi abruzzesi, tra tradizione e innovazione. La Cna dell’Aquila, in collaborazione con Oroart di Laura Caliendo, promuove la conferenza multimediale “Ori nuziali in terra d’Abruzzo”: l’antropologa Adriana Gandolfi dialogheràcon la giornalista e scrittrice, Monica Pelliccione, in un percorso alla scoperta dell’arte orafa abruzzese, con particolare riferimento all’Ottocento, il secolo che ha fatto registrare la massima diffusione di gioielli ispirati al simbolismo della vita quotidiana delle donne. All’incontro, che si terrà venerdì 8 giugno, alle 16, a palazzo Fibbioni, all’Aquila, parteciperanno l’onorevole, Stefania Pezzopane, l’assessore alla cultura del Comune dell’Aquila, Sabrina Di Cosimo, e il direttore della Cna, Agostino Del Re.
“Il viaggio multimediale è dedicato agli ori nuziali abruzzesi”, spiega Gandolfi, ricercatrice e consulente scientifico per l’allestimento dei musei demo-antropologici abruzzesi, “i gioielli per eccellenza, che identificavano il passaggio da donna a madre. L’oro qualificava questo simbolismo, proteggendo e qualificando la donna nel suo ruolo di madre”. Dalla presentosa alla sciacquaje, dalla cannatora alla fede cicerchiata, la cultura orafa locale coniuga il valore estetico- decorativo con quello magico-simbolico. “La formula del dialogo”, dichiara Pelliccione, “va nella direzione dell’esaltazione delle tradizioni e delle eccellenze locali. Il pensiero che diventa materia scandendo le diverse tappe temporali del ruolo della donna, esaltato dalla creazioni in oro, nella società abruzzese dell’Ottocento, in un percorso storico- culturale che parte dalle radici della terra d’Abruzzo per guardare al futuro dell’artigianato e allo sviluppo del territorio”. Di “arte artigiana come linguaggio universale”, ha parlato Del Re,“una tradizione non si rispetta riproducendone la formula, ma esaltandone i significati. Le creazioni artigianali partono dalla conoscenza della materia prima e dei suoi valori per trovare spazio e divulgazione a supporto delle professionalità di cui il nostro territorio è ricco”. Dall’Ottocento ai giorni d’oggi, con la croce del Perdono, la Verga d’argento e i simboli dell’arte sacra ispirati agli ori nuziali esaltati anche dagli scritti di Gabriele D’Annunzio.


