Teramo. Oltre 5 mila controlli, per quasi 170 mila euro di sanzioni amministrative e 385 illeciti riscontrati, 12 mila attrezzature balneari sequestrate, per un totale di circa 250 mila metri quadri di spiagge libere restituite alla pubblica e gratuita fruizione dei cittadini. Sono solo alcuni dei numeri dell’operazione di polizia giudiziaria “Spiagge libere” condotta dagli uomini e le donne della Guardia Costiera, appena conclusa, iniziata nell’ultima settimana di luglio, sulle spiagge libere di tutto il territorio nazionale, per prevenire e contrastare l’occupazione abusiva di tratti destinati all’uso pubblico da parte di soggetti che, senza averne titolo, ne hanno fatto un uso personale, trasformandole di fatto in spiagge o cale “private”, o per fini di lucro, utilizzandoli come stabilimenti balneari abusivi. L’occupazione abusiva con attrezzature balneari (come ombrelloni, lettini e altre dotazioni da spiaggia), oltre a limitare la libera fruizione di spazi pubblici per tutti i cittadini, genera un indebito profitto per gli occupanti, un mancato introito per l’erario e una distorsione della concorrenza verso tutti quei gestori rispettosi delle norme e che versano correttamente i relativi canoni demaniali.
Il personale della Guardia Costiera ha proceduto al sequestro delle attrezzature balneari, restituendo immediatamente le spiagge e le coste all’uso libero e pubblico dei cittadini. L’operazione, fortemente voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Senatore Danilo Toninelli, si inserisce nel contesto delle attività di “Mare Sicuro 2018” che la Guardia Costiera esercita nel corso della stagione estiva a tutela della sicurezza e della legalità, per garantire una corretta, consapevole e serena fruizione del mare da parte dell’utenza. Significativo è stato l’attività assicurata anche lungo i comuni costieri del teramano: a Martinsicuro, in un’operazione condotta dall’Ufficio Locale marittimo in collaborazione con la locale protezione civile e con il supporto dell’Amministrazione comunale, sette spiagge libere – per una superficie totale di circa 60.000 mq – sono state liberate da oltre 400 ombrelloni e 360 lettini e restituite così alla collettività.
Ancora, nel comune di Pineto, nell’area denominata “Pineta Catucci”, il personale dell’Ufficio Marittimo di Silvi marina, con il supporto dell’Amministrazione civica ha riconsegnato alla comunità due spiagge, sequestrando circa 150 ombrelloni e quasi 200 lettini posizionati abusivamente. Anche nel comune di Alba Adriatica, 17.000 mq di spiaggia libera sono stati liberati da 200 ombrelloni e 300 lettini lasciati in via continuativa: ad operare è stato il personale dell’Ufficio Marittimo di Tortoreto in collaborazione con la Polizia Locale di A.Adriatica. Infine, anche a Roseto, in due spiagge libere il personale della locale Guardia Costiera ha sequestrato 50 ombrelloni. “La spiaggia”, ha dichiarato Claudio Bernetti, Comandante della Guardia Costiera di Giulianova che ha giurisdizione sulla costa teramana, “è un bene pubblico che deve essere tutelato, al pari dei cittadini che hanno il diritto di fruirne liberamente. Il tema”, ha continuato il Comandante Bernetti, “assume rilevanze e priorità ancora maggiore in una realtà come quella della costa teramana, che vanta numeri di presenze di assoluto rilievo”.
Operazione “Spiagge libere”, i numeri della provincia di Teramo: attrezzature sequestrate: 828 ombrelloni, 863 lettini/sdraio, 106 gonfiabili/tavolini. Aree restituite alla libera fruizione (mq): 88.400