Parma. La Fiat Grande Punto nera di Filippo Turetta giungerà a Parma questa sera, 15 dicembre, tra le 20,30 e le 21. È quanto riporta il Resto del Carlino. L’auto che il giovane ha impiegato per fuggire dall’Italia dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin sarà sottoposta alle analisi forensi del Ris.
Attraverso la “Bloodstain Pattern Analysis” delle tracce ematiche presenti nel veicolo, i Carabinieri tenteranno di comprendere se Giulia sia stata accoltellata la prima volta sul sedile dell’auto a pochi metri da casa sua e se anche l’ultimo fendente sia stato inferto all’interno della vettura. Saranno altresì presi in esame i reperti rinvenuti all’interno della Fiat, tra cui un coltello repertato dalla polizia tedesca (diverso dalla lama con cui Giulia è stata uccisa), un cellulare, del nastro adesivo grigio, dei sacchi neri utilizzati per nascondere il cadavere vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La possibilità di contestare a Turetta la premeditazione deriva anche dall’esito di tali analisi.
Premeditazione o preordinazione?
E, a proposito dell’imputazione, secondo il Gazzettino, i legali del giovane sarebbero intenzionati a percorrere la strada della preordinazione, allo scopo di evitare l’ergastolo al loro assistito. La preordinazione consiste nella “preparazione dei mezzi minimi necessari all’esecuzione”, associata all’assenza di una “completa e rafforzata volontà” dell’autore dell’omicidio di porre in essere il reato – caratteristica, al contrario, propria della premeditazione – assieme a “radicamento” e “persistenza costante” di un progetto criminale in un “apprezzabile lasso di tempo”.
È quanto stabilito da una pronuncia della Corte di Cassazione del 2022. Certo, è necessario valutare, di volta in volta, tali elementi con riferimento alle peculiarità del singolo caso. Per quanto riguarda il delitto Cecchettin, a quanto si legge, risulterebbe assodato che, all’appuntamento con Giulia dello scorso 11 novembre, Filippo aveva con sé del nastro adesivo, acquistato qualche giorno prima online, e un coltello. Oggetti del genere possono attestare premeditazione dell’omicidio o del solo sequestro di persona? È quanto si chiede il Giornale. In che modo potrebbe configurarsi, nel caso di specie, un “apprezzabile lasso di tempo”? Dunque, premeditazione o preordinazione?
In questo caso potrebbe comunque ricorrere anche l’aggravante della crudeltà. Si potrebbe configurare, si legge ancora sul quotidiano milanese, in base al numero di ferite inflitte a Giulia, ma solo in caso si siano prodotti “sofferenze e patimenti gratuiti”.
Delitto Giulia Cecchettin, l’auto di Filippo Turetta presto all’esame del Ris