Oumar.
Si chiamava così.
Un nome che a noi non dice nulla.
Ma che per la mamma era tutto.
Aveva solo venti giorni di vita. Originario della Costa D’Avorio, era stato portato in Italia per essere curato perché soffriva di problemi respiratori.
È stato trovato morto su un barchino di migranti a Lampedusa per ipotermia.
Vicino a lui la mamma, una ragazza di 19 anni.
Le è stato tolto il corpo dalle braccia e portato nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.
La zia ha voluto fotografare Oumar (Omar) morto con un vecchio cellulare.
Per inviare la foto al papà, rimasto in Costa d’Avorio.