Chieti. Oltre cento eventi e almeno 200 ricercatori dell’ateneo direttamente coinvolti, 40 laboratori e numerosi edifici storici aperti: sono i principali numeri della ”Notte europea dei ricercatori”, che si svolgerà il prossimo 28 settembre a Chieti in corso Marrucino dalle 15.30 alle 24 ed una sorta di prologo nella mattinata del 27 settembre a Pescara in piazza Salotto dove si sarà l’esposizione e la votazione dei lavori presentati dalle scuole oltre ad un salutare spuntino offerto curato dall’Istituto Alberghiero di Pescara. A Chieti questa mattina la Notte dei Ricercatori è stata presentata nel corso di una conferenza stampa dal professor Arcangelo Merla dell’università ‘G.D’Annunzio’, responsabile scientifico del progetto, presente il sindaco Umberto Di Primio.
Nel capoluogo teatino i cittadini saranno accolti da una enorme tensostruttura in piazza San Giustino in cui sarà presentata l’offerta formativa dell’ateneo, riceveranno la guida di tutti gli eventi e lungo Corso Marrucino troveranno gli stand laboratoriali con esperimenti, materiale divulgativo, potranno verificare in prima persona cosa significa fare ricerca, potranno sottoporsi anche a piccoli giochi della ricerca e troveranno una serie di seminari all’interno degli edifici storici che toccheranno temi dall’economia alla sismologia alla prevenzione delle malattie fino alla letteratura.
”La Notte dei ricercatori è un’iniziativa che si esprime da diversi anni ed ha lo scopo di portare alla gente la consapevolezza di cosa significhi la ricerca e come impatta nella vita del quotidiano -ha detto Merla. Quest’anno è organizzata dall’università di Chieti ed abbiamo deciso di portarla nel centro storico di Chieti in modo particolare, perché questo è l’anno europeo del patrimonio e poiché il centro storico di Chieti racconta tremila anni di storia e racconta anche l’evoluzione del patrimonio del sapere. E poiché è nostro convincimento che non ci può essere costruzione di patrimonio anche artistico se non vi è un parallelo progresso scientifico, abbiamo deciso di fondere questi due concetti e abbiamo organizzato un programma che ha la finalità di far capire al cittadino comune quanto è importante il legame fra conoscenza scientifica e conoscenza di tipo umanistico, con esempi tangibili. Quest’anno abbiamo anche introdotto le passeggiate del sapere – aggiunge Merla: il cittadino potrà essere accompagnato dai ricercatori lungo il centro storico e fare un percorso in cui gli sarà spiegata le geologia della città e come la geologia di Chieti ha impattato sull’urbanizzazione di Chieti. O un percorso della chimica che va dalla chimica dei quadri alla chimica degli alimenti. Vogliamo sostanzialmente che la gente capisca che l’attività di ricerca, che frutti dell’attività di ricerca, si traducono in prodotti tangibili del quotidiano”.