L’Aquila. E’ una città blindata quella che accoglie per la terza volta in pochi mesi il Premier Matteo Renzi, giunto all’Aquila per la firma del Masterplan all’Auditorium Renzo Piano. Appena arrivato nella sala Matteo Renzi ha rivolto un applauso ai sindaci schierati nei posti che si trovano sul fondo del palcoscenico dell’auditorium, andando in particolare verso il primo cittadino di Tornimparte (L’Aquila), Umberto Giammaria. “Abbiamo messo molte risorse per voi, buon lavoro” ha detto Renzi parlando agli amministratori cui ha rivolto anche un lieve inchino. Prendendo posto poi ha detto “io mi metto a sinistra” con una battuta prima di sedersi, però al centro del tavolo dei relatori con il sottosegretario Claudio De Vincenti e il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. Quest’ultimo ha preso la parola per primo. “Quando sei venuto il 25 agosto hai annunciato il masterplan per Sud e ti eri augurato che l’Abruzzo fosse tra i primi a firmare e oggi siamo arrivati qui ha ricordato D’Alfonso . Ti ringrazio anche per l’atteggiamento nella difesa del mare blu contro i pezzi di ferro, che era stato il tema prevalente di quella giornata”, con cortei di rivoltosi, lanci di sanpietrini e manganellate della polizia. Sulla ricostruzione all’Aquila il governatore ha detto che “da quando ci sei tu abbiamo avuto le risorse per questa città ferita, oggi abbiamo 6 miliardi e 92 gru, quasi come una alberazione tecnologica. Qui si coltiva anche ricerca con Università e Gssi, qui si coltiva lavoro di qualità”. “Questa città ha bisogno di un ulteriore aiuto affinché il bilancio comunale possa uscire dalle secche e dalla sacche”, ha aggiunto poi sul tema del contributo straordinario che serve al Comune capoluogo per compensare minori entrate dovute al sisma e approvare il bilancio. “Abbiamo messo in campo 77 interventi, alcuni meriterebbero la santificazione ha detto poi sul Masterplan Cialente scherza sulla mia religiosità, oggi è San Pasquale di Baylon protettore dei pastori e noi ci siamo messi in cammino davvero come pastori. Su tutti la diga di Chiauci da 40 anni in attesa di completamento, farà funzionare la Pilkington”. Tra gli altri interventi citati, la banda larga, le piste ciclabili e Abruzzo regione della vista.
Striscioni di protesta per il Presidente del Consiglio da parte dei lavoratori della Intecs, della Vesuvius, della Technolabs e della Globe Networks contro la situazione di lavoro a rischio. I manifestanti, che hanno accolto il premier con dei fischi, sono stati confinati dietro delle transenne al termine di via delle Medaglie d’Oro, a qualche decina di metri dall’Auditorium del Parco sede dell’evento. Da quanto si è appreso, una delegazione di lavoratori dovrebbe essere ricevuta dal premier. Nell’aerea della struttura ci sono anche alcuni precari degli uffici giudiziari cittadini che consegnano volantini.
Ad annunciare la visita del Premier è stato ieri il governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso: “domani con il Presidente Renzi firmiamo il Masterplan per l’Abruzzo. E’ la prima volta che un documento di questo tipo vede protagonista la Regione, in un contesto nel quale l’Abruzzo non avrebbe dovuto esserci. Negli ultimi 9 mesi abbiamo avuto tre visite del Premier e due risultati di altissima qualità: la scomparsa di Ombrina di Ferro e la firma del Masterplan. Un atto che poteva e doveva essere fatto nel 2009, all’epoca del terremoto a L’Aquila, ma che è diventato procedura fatta con atti deliberativi soltanto oggi. E da domani, via ai progetti e ai cantieri!”. Da quanto si apprende la visita del premier era prevista nella sede della Regione Abruzzo di Pescara, ma dopo i recenti malumori del comune dell’Aquila, a causa del mancato trasferimento dei fondi per la chiusura del bilancio di previsione, il Premier ha scelto di essere nel capoluogo per mostrare la sua vicinanza alla città.
Il Masterplan prevede lo stanziamento di 1498 milioni di opere pubbliche. Sono previsti 77 interventi per infrastrutture, sviluppo economico, ambiente, turismo e cultura, in una progettazione iniziata ad agosto 2015. Tra gli interventi aeroporto, vie di comunicazione, potenziamento depuratori e reti idriche, bonifica discariche abusive in infrazione comunitaria, recupero di alcuni borghi nelle aree interne. “Con le Regioni e le città del Mezzogiorno stabiliamo accordi chiari, verificabili, con tempi certi e cronoprogrammi trasparenti. Si tratta di 16 Patti che chiudono la stagione dei fondi a pioggia e dei soldi non spesi, aprendo concretamente all’idea che gli investimenti devono fare sistema e portare un progetto complessivo di sviluppo coerente ed efficace. E’ finito il tempo delle mance elettorali”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “I Patti per il Sud, che riportano le regioni del Meridione al centro dell’azione governativa dopo decenni di immobilismo, non sono libri dei sogni, o cambiali aperte. Sono fondi e investimenti su cui le regioni e le città possono contare. Soldi che andranno su singole opere che, quindi, sono sottoposte al vaglio e alla verifica non solo delle amministrazioni, ma di tutti i cittadini”, scrive Renzi. “Per l’Abruzzo parliamo di oltre 70 interventi, per un importo complessivo che si aggira su 1,5 miliardi”, evidenzia il premier. @Diegorenzi @fededima84