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Oggi 100mila studenti in piazza contro le politiche del governo

Luna Zuliani di Luna Zuliani
18 Novembre 2022
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L’Aquila. Cortei all’Aquila, Pescara, Roma, Palermo, Genova, Verona, e nelle principali città d’Italia. Presidi, sit-in e assemblee in piazza in altre 30 città in tutto il Paese. Secondo la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari, che organizzano la mobilitazione di oggi, nonostante la pioggia in gran parte d’Italia, gli studenti e le studentesse scesi in piazza sono centomila.

“Ma quale merito?” è l’interrogativo che studenti e studentesse lanciano dalla piazza romana, partita da Circo Massimo e diretta al Ministero dell’Istruzione e, appunto, del Merito. “Nessun merito a questo Governo” si legge sugli striscioni nei cortei a Genova, Palermo e Verona. Piazze partecipate anche a Varese, Vicenza, Perugia, Mantova, Pisa, Cagliari, Imperia, Forlì. Oggi pomeriggio previsti altri presidi e assemblee nelle Marche, in Basilicata e a Bologna.

“Siamo pronti a difendere il diritto allo studio e ogni diritto conquistato fino ad ora” spiegano dalle piazze Rete Studenti e Udu “Le forze che compongono il Governo sono anti studentesche. Valditara è responsabile della Riforma Gelmini che ha contribuito a distruggere la scuola e l’università pubbliche. Abbiamo interrogato i candidati dei partiti che sostengono il Governo durante le elezioni e nessuno ha sostenuto le proposte studentesche” continuano dai sindacati studenteschi “Vogliamo investimenti sul diritto allo studio, non riflessioni su un merito che non esiste. Non ci può essere merito in una scuola che non dà a tutti gli stessi strumenti e le stesse possibilità. Vogliamo giustizia ambientale, lavoro stabile e retribuito, salute mentale”.

In Abruzzo  le manifestazioni si sono tenute a Pescara, Chieti, L’Aquila, Teramo e Lanciano.
“Articolo Uno Abruzzo condivide la parola d’ordine ‘Margini al centro’ e la piattaforma avanzata dagli studenti.
Per un leggere regionale per il Diritto allo studio, contro la cosiddetta alternanza scuola-lavoro, per luoghi della formazione gratuiti ed accessibili, per una maggiore rappresentanza degli studenti, per una didattica integrata al benessere psicologico, per una scuola sicura e per trasporti adeguati”.
Dichiara Francesco D’Agresta, Responsabile regionale Cultura e Diritto allo Studio: “Ancora una volta le giovani generazioni mostrano una lungimiranza superiore a quello delle Istituzioni. Li si ascolti perché le loro parole vanno nel senso di una società più giusta e umana”.
Aggiunge Federico Acconciamessa, Consigliere della Provincia di Pescara: “Le istanze degli studenti devono entrare nei palazzi dove si prendono le decisioni, noi siamo a disposizione per dare una mano”.

Giovani Democratici e consigliere regionale Pd Silvio Paolucci

Questa mattina tante studentesse e studenti di Unione degli Studenti, Udu ed Esca sono scesi in tutte le piazze della regione nelle quali erano presenti anche tanti Giovani Democratici abruzzesi. Le studentesse e gli studenti chiedono una nuova legge regionale per il diritto allo studio e lo stop all’aziendalizzazione dei percorsi educativi e formativi.”Il nostro impegno è da sempre al fianco delle istanze di queste ragazze e questi ragazzi, per questo nel 2022 abbiamo avviato un percorso di ascolto di tutte le realtà della scuola abruzzese, con sondaggi, questionari e agorà di confronto, per giungere poi alla stesura di una proposta di legge regionale per il diritto allo studio che è stata presentata in Consiglio Regionale e che ci aspettiamo che prima della fine dell’anno possa essere calendarizzata. E siamo qui anche perché crediamo che il PCTO, che è diventato de facto un modo per le aziende di reperire manodopera gratuitamente, debba essere abolito o trasformato in una formazione al mondo del lavoro: perché ai ragazzi in quelle ore, invece di mandarli a lavorare gratis e a volte a manovrare macchinari che possono anche costare loro la vita, non si insegna a leggere una busta paga o un contratto di lavoro affinché ognuno possa essere cosciente dei propri diritti?” afferma il segretario regionale Claudio Mastrangelo.

Saverio Gileno, coordinatore della segreteria regionale, ci tiene a sottolineare come la proposta dei GD, oltre che partecipata, sia anche la più d’avanguardia in Italia: “Abbiamo studiato tutte le leggi regionali per il diritto allo studio più riuscite, dall’Emilia-Romagna al Lazio e alla Campania, e dopo il confronto con i mondi della scuola abbiamo prodotto un testo unico nel suo genere, che se approvato porterebbe l’Abruzzo dall’essere fanalino di coda delle regioni italiane a modello per tutto il Paese, con una legge che prevede partecipazione studentesca nei processi decisionali a tutti i livelli, trasporti pubblici, libri di testo e apparecchiature elettroniche gratuiti o agevolati, nonché tutela degli studenti con disabilità e attenzione estrema alla salute mentale con un sostegno psicologico di qualità in tutte le strutture e percorsi che li rendano possibili anche in contesti difficili”.

In piazza con gli studenti a Pescara anche il capogruppo in Consiglio Regionale Silvio Paolucci che commenta così: “Ringrazio questi ragazzi per aver riportato all’attenzione delle Istituzioni Regionali queste tematiche e i Giovani Democratici per il loro lavoro di confronto e stesura della proposta di legge che noi come gruppo del Partito Democratico abbiamo sostenuto da subito, adesso c’è bisogno però che la proposta venga calendarizzata il prima possibile, discussa e approvata: per questo mi appello anche alla maggioranza che sta tenendo ferma la legge, chiedo loro uno slancio d’orgoglio per dare finalmente all’Abruzzo una legge regionale per il diritto allo studio degna di questo nome, al passo coi tempi e che rappresenti un modello per tutte le regioni d’Italia perché – conclude il Capogruppo – una scuola giusta è il primo fondamentale tassello per la costruzione di un futuro solido per un territorio”.

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