L’Aquila. Si allarga al Veneto e alla Lombardia la rete di Cai con l’ingresso del Consorzio Agrario del Nordest. Una new entry nel primo hub dell’agroalimentare composto da Bf S.p.A e i Consorzi Agrari di Emilia, Tirreno, Centro Sud e Adriatico. La piattaforma supera il miliardo di euro di ricavi annui, contando su più di 20 mila aziende agricole socie, rispondendo alle esigenze agronomiche e commerciali di oltre 200 mila imprenditori.
Il polo dell’agroalimentare italiano è presente in dieci regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata) con 280 agenzie e circa 700 professionisti tra agenti e tecnici, dispone di 158 centri di stoccaggio di cereali, può gestire più di 9 milioni di quintali di cereali e produrre quasi 5 milioni di quintali di mangimi.
“Cai è un progetto inclusivo e aperto, che tutela la mutualità e salvaguardia le distintività territoriali dei consorzi dei soci e sostiene le aziende nelle sfide che il mercato ci impone – spiega l’amministratore delegato di Consorzi Agrari d’Italia, Gianluca Lelli – anche nelle nuove aree dove siamo appena arrivati garantiremo il massimo impegno per valorizzare le produzioni
agricole italiane di qualità, attraverso contratti di filiera duraturi, prodotti sostenibili sia per l’ambiente sia per i bilanci aziendali, tecnologie utili ad aumentare la produttività e a risparmiare risorse sempre più preziose come l’acqua”.