Pescara. Rotolando verso sud… della città. Si chiama “Borgo Sud” il progetto portato avanti dall’associazione Movimentazioni APS, di cui è capofila, Auser Abruzzo e Cuntaterra, in collaborazione con Ananke, la Colmena e Atelier010 per rivitalizzare e dare visibilità a Borgo Marino Sud, uno dei due quartieri marinari di Pescara. La cordata porterà avanti una serie di attività rese possibili dai finanziamenti della Regione Abruzzo e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e finalizzate a mettere in evidenza la particolare identità del luogo, scenario dell’ultimo libro della scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio, che ha dato al progetto il nome.
“Le attività che porteremo avanti sono 8, come le punte della Rosa dei Venti che domina la nuova piazza del quartiere disegnata dall’artista Franco Summa, scomparso 2 anni fa”, illustra Chiara Spina, coordinatrice del progetto. “La rosa è anche il simbolo del nostro progetto, che interessa lo storico quartiere marinaro a sud del fiume Pescara, che fa da cerniera tra Piazza Rizzo e Piazza Caduti del Mare e punta a rafforzare la coesione sociale, ridurre le disparità e offrire opportunità per l’inclusione sociale e culturale dando voce alle sue storie attraverso le donne marinare. È un progetto di rinascita dalla pandemia che lavora sul bisogno di socialità, creando occasioni di socializzazione, auto protagonismo e mutuo aiuto che storicamente appartengono alla gente di Borgo Marino Sud”.
Riguardo i destinatari il comunicato del progetto afferma:”Agiremo per e con gli anziani, attraverso le attività che saranno condotte dall’Auser Abruzzo e Auser Pescara; per e con i minori e le loro famiglie, grazie alla presenza della scuola, che è nel cuore del quartiere con diversi plessi del Comprensivo 2 con cui collaboreremo a creare una vera e propria mappatura dei bisogni e dell’identità del posto; per e con le presenze associative e i frequentatori di questa ampia zona della città, popolare e sanguigna, che da decenni vive a sud del fiume”. “Oltre alla narrazione, anche la progettazione di un nuovo futuro per la memoria, attraverso il recupero della festa di quartiere ferma da anni, che sarà l’attività conclusiva del progetto”.
Per ciò che tratta le attività: “Otto le azioni di progetto, cominciamo in questi giorni con la mappatura dei bisogni, che faremo insieme alla gente con questionari, interviste anche in video, focus group; proseguiremo con la formazione, perché il progetto prevede anche l’attivazione di uno sportello di prossimità per dare ascolto e informazioni al Borgo e a chi lo frequenta, “Borgo social”, un luogo in cui usufruire di servizi di ascolto, tutela, assistenza, orientamento e in cui, in caso di necessità, si possa procedere a una presa in carico strutturata, multidisciplinare e condivisa con i servizi del territorio e in raccordo con il Comune di Pescara”.
“Con Borgo Digital partiranno anche una serie di laboratori di socialità e narrazione di comunità e digitale per una quarantina di destinatari, condotti da Cuntaterra, Atelier010 e necessaria ai percorsi di inclusione e autonomia nella società contemporanea soprattutto alla luce della massiccia digitalizzazione dei servizi prodotta a seguito della pandemia e volti alla riappropriazione dell’identità del borgo in seno a quella cittadina. Il progetto si concluderà con Borgo Fest, attraverso l’organizzazione di una festa popolare ricca di iniziative ed eventi culturali e di socialità da realizzarsi nel mese di giugno 2022, che rievoca quel clima delle feste di quartiere “di una volta”, ancora così sentito a Borgo Sud e sarà l’occasione per raccontare alla cittadinanza il progetto, le attività svolte e i risultati raggiunti: lo faremo con la presentazione dello sportello, la condivisione delle video-storie raccolte da oggi in poi, uno spettacolo teatrale e incontri con ospiti speciali e legati al borgo, capaci di sintetizzare al meglio le azioni svolte per dargli voce e un volto più definito” conclude.