Sulmona. Nuova Risonanza magnetica inaugurata questa mattina all’ospedale di Sulmona. Si tratta di un macchinario ‘total body’ di ultima generazione, Tesla 1,5, in grado di eseguire una vasta gamma di esami, dalle articolazioni alla prostata.
La nuova risonanza magnetica, costata 567 mila euro, già funzionante, è stata collocata all’interno della Radiologia, al piano terra del nuovo ospedale di Sulmona, non lontano dal pronto soccorso. L’installazione della nuova apparecchiatura permetterà agli utenti della Valle Peligna di fare l’esame a Sulmona senza doversi più recare altrove, in altri ospedali e territori. Dopo anni di attesa, l’attuale direzione Asl, guidata dal Manager Ferdinando Romano, è riuscita a superare lo stallo e ad attivare il nuovo macchinario.
La messa in funzione della moderna Risonanza magnetica va ad aggiungersi alle altre strumentazioni della radiologia, arricchendone la dotazione. Infatti il servizio dispone già di una Tac a 64 strati, entrata in funzione nel 2019, di 2 ecografi, di un Dental Scan (Tac Cone beam per lo studio delle arcate dentarie) e di una Moc (per misurare la densità della massa ossea), già acquistata, e che si conta di installare a breve. Un parco- macchinari, nuovo ed efficiente, grazie al quale la radiologia di Sulmona può offrire numerose prestazioni e di buona qualità. L’attivazione della nuova risonanza magnetica costituisce un ulteriore potenziamento del servizio, sul piano della qualità e dell’ampiezza dell’offerta, a beneficio di un territorio molto vasto che rappresenta un bacino di utenza importante.
“È un passo importante per dare sostanza al lavoro fatto e per incrementare la qualità dell’offerta sanitaria. Siamo sulla strada giusta per una sanità di qualità per i cittadini, un obiettivo che condividiamo con Sulmona e tutta la Valle Peligna perché questa nuova acquisizione per l’ospedale di Sulmona dà sostanza e fondamento alla sua recente nuova classificazione come sede di Dea di primo livello che la regione Abruzzo ha approvato con la nuova rete ospedaliera, poco prima di Natale”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale Marco Marsilio oggi, a Sulmona, intervenendo alla inaugurazione della nuova Risonanza magnetica, all’ospedale di Sulmona, nei locali della Radiologia, alla presenza del direttore generale Ferdinando Romano e altri rappresentanti delle istituzioni e della sanità.
Si tratta di un Moderno macchinario ‘total body’, di ultima generazione, Tesla 1,5, in grado di eseguire una vasta gamma di esami, dalle articolazioni alla prostata costato 567 mila euro e già in funzione. La messa in funzione della nuova risonanza magnetica rappresenta un potenziamento del servizio, sul piano della qualità e dell’ampiezza dell’offerta, voluto dalla direzione aziendale della Asl e dalla Regione.
“La risonanza magnetica – ha aggiunto Marsilio – è uno degli elementi che caratterizzano un ospedale sede di Dea di 1° livello, rispetto a un ospedale di base sede di pronto soccorso quale era la classificazione precedente dell’ospedale di Sulmona. Insieme all’inaugurazione della nuova risonanza magnetica abbiamo anche ripercorso la travagliata storia di questa installazione perché acquistata nel 2018, a fronte di progetti sbagliati, si è dovuto lavorare anni per raddrizzare la situazione e arrivare finalmente alla realizzazione dello spazio congruo, adatto per poterla ospitare. È stata anche l’occasione per fare il punto sugli interventi di edilizia sanitaria che sono in corso e che stanno per partire: la demolizione della vecchia ala, la ristrutturazione e completamento della nuova ala Bolino fino all’intervento finanziato da INAIL. Tra il 2024 e il 2025 questi cantieri partiranno tutti, alcuni dei quali hanno il termine del 2026 perché sono finanziati con fondi PNRR. Stiamo rispettando tutte le scadenze. Sono quindi fiducioso anche sul fatto che si rispetteranno i tempi prefissati di consegna e di collaudo. Da qui a tre anni vedremo davvero un ospedale completamente nuovo, rinnovato, moderno, efficiente, tecnologicamente avanzato. Ringrazio il direttore generale perché ha saputo dipanare anche questa matassa, sciogliere il nodo, arrivare così alla sua installazione”.