Pescara. “Le dichiarazioni di Sospiri sono vergognose: viene fuori il reale intento di questa legge. L’introduzione del commissario ad acta uno specchietto per le allodole” fanno sapere i Radicali Abruzzo in una nota.
È passata in Consiglio regionale la pdl Sospiri, D’Incecco, D’Addazio sulla Nuova Pescara. Si attende la pubblicazione nell’albo regionale, ma non mancano le contestazioni. “Oggi si è consumata in Consiglio regionale una pagina vergognosa della politica abruzzese. L’approvazione della nuova legge sulla fusione dei comuni di Spoltore, Montesilvano e Pescara è l’ennesimo tradimento dei cittadini abruzzesi. Non tanto perché il rinvio, possibile quanto scontato, al 2027 della fusione rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’incapacità della politica di condurre a termine un processo in atto da nove anni, quanto perché il presidente Sospiri si è schierato palesemente dalla parte del rinvio, contemplando il commissariamento solo come remota soluzione”. In una dichiarazione, il presidente Sospiri ha infatti fatto sapere che «Ora entro settembre ci aspettiamo di ricevere la prima relazione sulla fusione dei primi tre comparti strategici, tra cui i Servizi sociali, e soprattutto ci attendiamo la bozza del nuovo Statuto da approvare prima della fine dell’anno». “Può il proponente di una legge supportare una delle due alternative previste? Sarebbe stato più corretto inserire nella legge il rinvio diretto al 2027. Il commissariamento è uno specchietto per le allodole: allo schianto dei politici che dovrebbero rappresentare i cittadini che li hanno votati, Sospiri fa scoppiare l’airbag. Il presidente del consiglio regionale parteggia per il rinvio, dicendosi fiducioso nei confronti dei tre sindaci: è la connivenza dei politici coinvolti, tutti d’accordo sul rinvio. Oggi si rinvia al 2027, domani al 2030 e ancora e ancora. L’assunzione di responsabilità delle scelte politiche è passata di moda” continuano i Radicali. “Abbiamo sopportato ogni bugia sulla vicenda della fusione dei tre comuni: il Covid prima, ora l’inserimento del commissariamento come paraurti, la giustificazione di una fusione che, se fosse avvenuta nel 2024, sarebbe stata «a freddo». Probabilmente il presidente Sospiri manca di qualche conoscenza in fisica, eppure dovrebbe sapere che la materia si raffredda col tempo: che sia un atto deliberato quello di far freddare la fusione, facendo trascorrere nove anni, che diventeranno tredici dal referendum nel 2027?”.