Pescara. “C’è la legge, sono arrivate le norme attese, ora al lavoro”. Esordisce così in una nota il senatore D’Alfonso che spinge l’acceleratore sulla nascita della Nuova Pescara.
“Avverto il rischio di un uso strumentale del termine ‘paura’”, prosegue il senatore. “Nelle radici dei provvedimenti operativi per sostenere il progetto di fusione della Nuova Pescara, quello economico, che rilascia 105 milioni di euro per i prossimi dieci anni , e quello amministrativo che sostiene con le opportune guarentigie la partecipazione al progetto dei consiglieri dei tre comuni , tutto vi è fuorché la minima evocazione della paura come strumento indebito di pressione e di impressione”.
“Mi sono adoperato nelle sedi istruttorie perché i Sindaci e gli amministratori delle tre realtà non si sentissero abbandonati al destino loro assegnato dalla volontà referendaria del 2014, ma si sentissero accompagnati dall’apparato pubblico e governativo nazionale. Il tempo della paura, del timore va superato per il valore della Nuova Pescara ma anche e soprattutto per l’Abruzzo. Dentro la Nuova Pescara dobbiamo portarci le classi dirigenti e soprattutto la comunità delle persone”, conclude D’Alfonso, “senza frettolosità ma senza pigrizia. Si cominci adesso a riunire gli organi collegiali tipici della Nuova Città nascitura”.


