Chieti. Un nuovo, grande vino rosso abruzzese potrebbe affiancarsi al celebre Montepulciano. Si tratta del Nero Antico di Pretalucente, un vitigno autoctono che, dopo cinque anni di sperimentazioni, ha dimostrato un potenziale straordinario. A dirlo è Camillo Zulli, enologo della Bio Cantina Sociale Orsogna, durante il convegno “Nero Antico: dalla storia al calice” nell’ambito dell’evento “Gessi di vini” a Gessopalena.
La Bio Cantina Sociale Orsogna, leader in Italia nella viticoltura biologica e biodinamica, ha siglato nel 2021 un accordo con il Comune di Gessopalena per la valorizzazione del vitigno. La collaborazione ha portato a risultati eccellenti, non solo per la versione classica del vino rosso, ma anche per un rosato e un rosato spumantizzato, entrambi prodotti con successo.
Zulli ha sottolineato l’importanza cruciale di coltivare il Nero Antico nel suo areale d’origine, ovvero l’area montana e pedemontana della Maiella orientale e, in particolare, nel comune di Gessopalena. “Solo qui può esprimere appieno le sue potenzialità”, ha spiegato l’enologo, evidenziando che le sue caratteristiche uniche dipendono dal “terroir microbico”. A questo si aggiunge la scelta di un approccio alla vinificazione che bandisce i solfiti a favore della fermentazione spontanea. Il trasferimento del vitigno in zone di pianura o di viticoltura intensiva ne farebbe perdere le peculiarità che lo rendono così prezioso.
La Bio Cantina Sociale Orsogna ha partecipato a “Gessi di vini” anche con uno spazio dedicato alla “Rupe della Biodiversità”, dove sono stati presentati altri progetti di valorizzazione delle eccellenze locali, come il peperone dolce di Altino, il sedano nero di Torricella Peligna, il miele e le birre artigianali dell’Alto Aventino.
Il convegno, moderato dal vicesindaco Giuseppe Tiberini, ha visto la partecipazione di esperti, ricercatori e giornalisti, con le conclusioni affidate a Pascal Tinari, sommelier di Villa Maiella, e al sindaco di Gessopalena, Mario Zulli.