Sulmona. “Il dubbio, tutt’altro che infondato, è che l’unica preoccupazione che agita la senatrice Stefania Pezzopane e i suoi sodali marsicani sia quella di evitare che Sulmona si dia una classe politica e dirigente in grado di incidere nella politica regionale e nazionale e cessi di costituire terreno di conquista elettorale per esponenti politici provenienti da altri territori”. E’ quanto affermano i componenti della coalizione “Noi per Sulmona”, in corsa alle elezioni amministrative del prossimo Giugno a Sulmona a sostegno della candidata sindaco Annamaria Casini. Commentano le dichiarazioni espresse dalla senatrice aquilana Stefania Pezzopane durante l’assemblea degli iscritti al Pd che si è tenuta a Sulmona venerdi 29 Aprile, in cui la platea (dall’esiguo numero di componenti) ha acclamato plebiscitariamente l’investitura alla carica di candidato sindaco di Bruno Di Masci. “La senatrice Pezzopane ha premurosamente evidenziato che solo la candidatura del già sindaco, presidente della Provincia, consigliere regionale e comunale sarebbe in grado di scongiurare alla nostra città <una guida debole, succube e subalterna>. A parte ogni considerazione in merito al giudizio che la parlamentare formula, in modo sommario, grossolano ed ingiustificato, su tutti i candidati che competono con Di Masci per l’elezione a Sindaco di Sulmona, non ci si può esimere dal chiedersi le ragioni di tanta premurosa sollecitudine della Senatrice Stefania Pezzopane nei confronti delle elezioni sulmonesi”. In sostanza, Sulmona, in quest’ottica, diventa terreno di scontro politico, in cui “la senatrice Pezzopane non ha alcun interesse che Sulmona abbia una guida forte ed autorevole, in grado di assicurare alla città una reale prospettiva di affermazione nel contesto provinciale e regionale. Secondo il punti di vista della senatrice e compagni bisogna demonizzare i rappresentanti politici di questo territorio in grado di fronteggiare quelle azioni penalizzanti che in questi anni sono state attuate a danno di Sulmona e della Valle Peligna” concludono dalla coalizione “Noi per Sulmona”, sostenendo che l’unica candidatura a sindaco che darebbe alla città una <guida debole, succube e subalterna> è quella di Bruno Di Masci, scaturita dall’ investitura di un partito dilaniato e ridotto ai minimi termini.