L’Aquila. “La scelta di non accogliere le richieste di iscrizione alle classi prima e seconda della scuola primaria Gianni Di Genova rientra nella sfera decisionale dell’Istituto scolastico e non è attribuibile a una determinazione dell’amministrazione comunale che è, comunque, pronta a collaborare per individuare un percorso condiviso finalizzato a superare le difficoltà e garantire a docenti, alunni e famiglie la soluzione migliore per lo svolgimento dell’attività didattica”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore alle Opere pubbliche, Vito Colonna.
“Respingiamo con forza la confusionaria nota della Cgil che, sollevando la questione del rigetto delle istanze, si lancia in uno sguaiato attacco nei confronti della maggioranza di governo cittadino. Forse una parte dei suoi rappresentanti è troppo concentrata sulle prossime elezioni regionali, con conseguente perdita di lucidità che inevitabilmente porta a rilasciare dichiarazioni pubbliche più vicine a quelle di una forza di partito che di un sindacato”.
“Alla stessa sigla sindacale ricordiamo come sia stato proprio chi è stato scelto per guidare questa comunità ad avviare, finalmente, un piano organico sull’edilizia scolastica, a reperire i fondi necessari in sede Cipess per completarlo, 33,3 milioni di euro, e che sono programmati poli per la formazione dei nostri ragazzi sia nella zona est sia in quella ovest della città, nonché nell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, di fatto nel centro della città”.
“Alla stessa forza confederale, inoltre, vale la pena rammentare l’oltre mezzo milione di euro impegnato nel 2021 per rendere idonei le aule e gli spazi esterni ai plessi allo svolgimento delle lezioni alla luce delle normative introdotte per contrastare la pandemia da coronavirus. Un’operazione condotta e realizzata secondo quelle che erano le indicazioni dei Dirigenti scolastici”.
“Fu la stessa esponente del sindacato, peraltro, a sollevare una polemica grottesca, accusando la giunta di voler far tornare gli alunni nelle tensostrutture quando, in realtà, aveva deliberato la realizzazione di interventi di edilizia leggera, l’adeguamento delle aule e il noleggio di tensostrutture temporanee, così come richiesto dai vertici delle istituzioni scolastiche cittadine”.
“Siamo pronti a confrontarci, sempre e con chiunque, su temi nodali come quello delle scuole, purché ciò accada con dati e carte alla mano” concludono sindaco e assessore.
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