Spoltore. Una richiesta al sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale per la “ferma e dura condanna all’ignobile pratica della ‘maternità surrogata’”, esortando contestualmente il primo cittadino a “non eseguire eventuali trascrizioni di figli di coppie omogenitoriali che si sono avvalsi della maternità surrogata, nel pieno rispetto della legge”.
E’ quanto si legge in una mozione presentata dai consiglieri di opposizione al Comune di Spoltore. Su proposta del sindaco Chiara Trulli, la discussione della mozione, ieri, è stata rinviata.
Sul caso intervengono il collettivo Zona Fucsia, Mazì Arcigay Pescara, Jonathan Pescara, il referente Diritti del Pd Abruzzo e Andrea Paci, in qualità di cittadino di Spoltore, che chiedono una “formale audizione per approfondire al meglio la tematica”. Nel documento, indirizzato al sindaco Trulli, alla Giunta e al Consiglio comunale, i consiglieri Pierpaolo Pace, Agnese Ranghelli, Stelvio D’Ettore e Marco Della Torre definiscono la maternità surrogata come “una vera e propria compravendita di bambini, un’aberrazione, una mercificazione e mortificazione del corpo delle donne che viene esclusivamente considerato un contenitore nel quale mettere una vita per poi strapparla via”. Nella mozione, tra l’altro, viene richiamata la sentenza con cui, a dicembre del 2022, la Cassazione ha annullato la trascrizione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali che avevano fatto ricorso alla maternità surrogata.