L’Aquila. “Si sta bloccando l’Italia. I nodi tornano al pettine: tutto quello che non è stato fatto in passato sta tornando a galla ora. Tutto ciò che è ordinario, a lungo trascurato, oggi diventa un’emergenza straordinaria. E’ una vicenda che interessa e ha effetti sull’intera economia regionale, dalle merci al turismo”.
Lo afferma il presidente di Confartigianato Trasporti Abruzzo, Gabriele Sillari, a proposito dell’interdizione ai mezzi pesanti del tratto dell’A14 compreso tra i caselli di Città Sant’Angelo – Pescara Nord e Atri Pineto su disposizione della Procura di Avellino. “Ben venga la sicurezza – dice Sillari – ma bisogna individuare un percorso alternativo, avere il tempo di organizzarsi e su questo non c’è e non c’è mai stato un piano preciso”.
“La statale 16, unica reale alternativa, in alcuni tratti è vietata ai mezzi pesanti. Noi abbiamo dei tempi di guida e di riposo: possiamo guidare per massimo nove ore al giorno, fascia in cui, in autostrada, percorriamo circa 500 chilometri teorici. Se per fare cento chilometri ci vogliono tre ore viene meno la possibilità di avere un’attività di trasporto redditizia, non ha più senso lavorare”.
“A tutto questo – conclude – si aggiunge il problema di approvvigionamento delle merci”.